Alitalia, O'Leary: «Verso vendita a pezzi, Ryanair interessata alla flotta»

Giovedì 31 Agosto 2017
Alitalia, O'Leary: «Verso vendita a pezzi, Ryanair interessata alla flotta»
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«Per Alitalia è probabile uno spezzatino». Lo ha detto l'amministratore delegato di Ryanair, Michael O' Leary, in una conferenza stampa a Londra, aggiungendo che loro sono interessati «alla flotta» di Alitalia. Lo riferisce Bloomberg.

«Ryanair terrà la maggior parte del personale Alitalia, in particolare piloti ed ingegneri, se la sua offerta verrà accettata», ha detto ancora l'amministratore delegato di Ryanair, aggiungendo che «sarà mantenuto anche il marchio Alitalia».

Ieri O'Leary aveva alzato lo scontro su Air Berlin e sparato a zero contro il governo britannico per come sta gestendo la Brexit, paventando lo spettro di un crollo dei voli tra la Gran Bretagna e l'Ue senza un futuro accordo simile a quello Open Sky, che permette alle compagnie aeree europee di volare senza restrizioni tra i Paesi che ne fanno parte.

«La procedura per la presentazione delle offerta per Air Berlin viola le regole sulla concorrenza», ha affermato il vulcanico amministratore delegato di Ryanair durante un incontro con la stampa a Madrid, avvertendo che se la compagnia dovesse finire nelle mani di Lufthansa si arriverebbe alla creazione «di un mostro nazionale» che «monopolizzerà rotte e prezzi».

Per O'Leary quindi la vicenda Air Berlin «è una pastetta, una manipolazione» tra il governo tedesco e Lufthansa per tenere fuori gli altri concorrenti. Facendo un confronto con la vendita di Alitalia, il numero uno della low cost irlandese ieri ha sottolineato che in Italia «ognuno può fare un'offerta» per l'ex compagnia di bandiera mentre «in Germania sta avvenendo esattamente il contrario».

I vertici di Air Berlin però non ci stanno e rimandano le accuse al mittente, sostenendo che «nulla vieta» Ryanair dal
presentare un'offerta per la compagnia tedesca e la «invitano» a muoversi se vuole contribuire a salvare posti di lavoro. E secondo il Rheinische Post, l'offerta di Lufthansa «non è stata ancora accettata». Tuttavia, aggiunge il giornale, la controllata Eurowings è già alla ricerca di personale di volo per i nuovi aerei. Inizialmente verrebbero assunti 200 piloti e 400 assistenti di volo. Personale utile per almeno 20 aerei nuovi, di cui Eurowings non spiega però la provenienza. Secondo fonti della stampa tedesca, potrebbe trattarsi di 33 aerei presi in leasing da Air Berlin e che dovrebbero essere operativi con Eurowings già da quest'anno.

Ryanair parlando poi della Brexit non si risparmia e accusa senza mezzi termini il governo di Theresa May di essere «nel caos totale» e di essere «incapace di dare delle risposte» sui vari nodi da sciogliere dopo la decisione del popolo d'Oltremanica di abbandonare l'Ue. E dunque, ha avvertito, «esiste un rischio reale di non avere più voli» per mesi tra Gran Bretagna e Unione Europea se Londra «non negozierà accordi» con i Paesi nel futuro prossimo e prima di uscire definitivamente dal blocco europeo.

Intervistato da Sky, il boss della compagnia aerea low cost basata in Irlanda ha poi attaccato la premier Theresa May che «se la spassa in Giappone bevendo saké» invece di occuparsi dei negoziati per la Brexit. «Non c'è una soluzione di ripiego per il traffico aereo - ha spiegato - non siamo coperti dalle regole del Wto. Ci sarà una cessazione di tutti i voli a partire dal marzo 2019 se lei non si sbriga e non conclude un accordo entro i prossimi 12 mesi». «Se non ci sarà un accordo entro il marzo 2019 quando la Gran Bretagna uscirà dall'Unione Europea - ha rimarcato - saremo fuori dal trattato Open Skies e non ci saranno più voli».

«Non capisco proprio cosa faccia la May per tre giorni in Giappone, perché non si trovi invece a Bruxelles, Francoforte o Parigi dove devono svolgersi questi negoziati», ha incalzato O'Leary, sottolineando che la premier britannica si è già fatta «tre settimane di vacanze sulle Alpi svizzere». 

«Ora tutti hanno diritto alle vacanze, ma c'è una crisi che aspetta dietro l'angolo per l'economia britannica nei prossimi 12 mesi. La Brexit sarà un disastro per l'economia britannica e lei deve seguire i negoziati, o ammeno rimuovere gli ostacoli, non spassarsela in giro per il Giappone a bere té e saké», ha affermato O'Leary, dicendo di aver l'impressione che i negoziati sulla Brexit «non stiano andando da nessuna parte».

La May è arrivata ieri a Tokyo per rassicurare i vertici del governo giapponese preoccupati degli effetti delle Brexit sulle oltre mille imprese nipponiche che hanno investito in Gran Bretagna. Prima del referendum dell'anno scorso sull'uscita dall'Ue, il primo ministro giapponese Shinzo Abe in vista a Londra aveva esortato i britannici a rimanere in Europa.

 

Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 12:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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