Alitalia, la vendita slitta: stretta negoziato con il nuovo governo

Giovedì 26 Aprile 2018
Alitalia, la vendita slitta: stretta negoziato con il nuovo governo
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Slittano di sei mesi come previsto i tempi per la vendita di Alitalia. Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto sulla proroga dei tempi di vendita della compagnia. Lo ha annunciato il presidente del consiglio Paolo Gentiloni iniziando la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

È un decreto molto semplice che sposta i termini per la procedura di vendita «a fine ottobre e i termini per la restituzione del prestito al 15 dicembre», ha detto il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda. «È chiaro che adesso bisogna entrare in un fase di negoziazione più stretta che presuppone che ci sia un governo, che su questo abbia possibilità di esprimere il proprio orientamento. Dal momento dell'accordo per la vendita al trasferimento dell'asset ci vorrebbero 6 mesi, tra antitrust europeo e due diligence» quindi va data «la possibilità agli investitori di interloquire con il nuovo governo», ha aggiunto il ministro.

Il decreto legge approvato oggi dal consiglio dei ministri per la proroga dei tempi della vendita di Alitalia, «in particolare, avuto riguardo agli sviluppi intervenuti nel quadro della procedura di cessione, che non può a oggi essere definita mediante l'individuazione di un soggetto aggiudicatario, estende sino al 31 ottobre 2018 il termine previsto per il suo espletamento, al fine di consentire la massimizzazione dei risultati conseguibili a beneficio dei
creditori sociali, dell'occupazione e della conservazione del patrimonio produttivo dell'impresa». Lo si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi al termine del Cosiglio dei ministri. «Conseguentemente, viene prorogato al 15 dicembre 2018 il termine per il rimborso dell'intero finanziamento statale a titolo oneroso disposto a beneficio dell'amministrazione straordinaria», prosegue la nota. 

«Certo che il Governo può dare mandato ai commissari di entrare in negoziazione esclusiva, ma c'è un punto, ed è che quando gli investitori si ingaggiano con un governo che è in una situazione particolare, qui non si tratta tanto e solo di un tema di rispetto istituzionale nei confronti delle forze politiche, ma anche di praticabilità oggettiva di una cessione di Alitalia in una situazione in cui non c'è una visibilità sulle opinioni del governo», ha detto ancora Calenda, interpellato in conferenza stampa sulla possibilità che il Governo uscente possa comunque proseguire nella vendita in presenza di un'offerta migliore delle altre. «Le opinioni manifestate durante la campagna sono molto differenti, non c'è una generale convergenza», ha spiegato il ministro: «Di tutto questo dobbiamo tenere conto noi per senso di responsabilità istituzionale, ma ne tengono conto anche gli investitori. Il dialogo va avanti ma all'interno di questo framework istituzionale e politico che interessa sia noi che gli investitori».

 

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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