Alitalia, Letta: «Con l'intervento di Poste
i privati costretti ad intervenire»

Sabato 12 Ottobre 2013
Alitalia, Letta: «Con l'intervento di Poste i privati costretti ad intervenire»
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L'ok dei francesi una buona notizia che d ancora pi respiro all'operazione. Cos, in un colloquio con il Sole 24 ore il presidente del Consiglio, Enrico Letta a proposito di Alitalia sottolineando che «l'intervento di Poste ha obbligato i privati a investire, per rendere possibile la continuità del servizio, scommettendo sul futuro. Se si è arrivati qui - aggiunge - non è certo per nostra responsabilità», ma «quello che conta ora è vigilare con grandissima attenzione sulla necessaria discontinuità rispetto a una gestione che ha portato a questa situazione. Asticella alta e tolleranza zero, dunque, verso ogni tentazione di ritorno indietro».



«In tutta questa vicenda - dice - non si può prescindere da un giudizio molto critico su tutta la storia recente di Alitalia, in particolare sul problema dal quale è partito tutto, dalla scelta nel 2008 di abbandonare l'ipotesi Air France per perseguire una strada solitaria». Una strada, osserva il premier «condizionata dall'obiettivo dell'integrazione coatta di Alitalia con Air One, che aveva alla base la volontà di salvare Air One». Il futuro della compagnia «è nell'integrazione in una grande alleanza internazionale e in questo modo - spiega il premier - possiamo legittimamente ritenere di arrivare a quell'obiettivo con un assetto più solido, con più forza». E l'obiettivo «ora è un cambio radicale del piano industriale, una discontinuità forte a tutti i livelli. Basta con l'Alitalia solitaria modello 'nobile decaduta'. Bisogna andare a negoziare non più con il cappello in mano, l'integrazione in una grande alleanza internazionale. E bisogna farlo in tempi rapidì. L'intervento di ieri è legato «all'idea di una operazione industriale 'europea', in cui l'Italia conservi il suo peso, anche in vista dell'Expo, un appuntamento decisivo per il nostro Paese che vedrà l'afflusso di una grande quantità di visitatori».



Il ministro Lupi. «Abbiamo dato un colpo di reni importante, dimostrato che l'Italia può rialzare la testa», dice il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi a proposito di Alitalia, sottolineando che «questo non è assolutamente un aiuto di Stato. Se avessimo lasciato fallire Alitalia allora sì che avremmo dovuto mettere soldi pubblici». Poste, spiega, «produce utili stando sul mercato, diversificando la sua attività. Non saranno usati soldi dei cittadini. Poste sarà un partner industriale, non finanziario, di Alitalia». Poste, aggiunge, operano nel trasporto merci e nel commercio elettronico e ci sarà una sinergia industriale.
Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 12:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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