Design, dai tessuti ai colori: come arredare la stanza da letto per conciliare il sonno e fare sogni d'oro

Giulio Gasparini, professore al Gemelli: «Una persona che non riposa ha lo stesso livello di attenzione di chi ha bevuto un litro di vino»

Mercoledì 22 Marzo 2023 di Laura Larcan
Design, dai tessuti ai colori: come arredare la stanza da letto per conciliare il sonno e fare sogni d'oro

 «É il sonno a rendere possibile la vita», affermava Emil Cioran. «Dormire è essenziale per la salute», gli fa eco oggi la World Sleep Society.

Dormire fa bene al corpo, che ristora, e alla mente, che libera per un po’ dalle preoccupazioni. Aiuta la creatività, concede in sogno campo libero alla fantasia, ed è una cura di bellezza. Ma attenzione, farlo bene non è facile. Non per tutti, almeno. Stando ai dati dell’Associazione italiana medicina del sonno, sono 13,4 i milioni di italiani che soffrono di insonnia. I rimedi, però, ci sono e passano anche per l’arredo, dalla scelta del materasso a quella dei tessuti, dai colori dell’ambiente fino a ordine e illuminazione. «Una persona che non dorme – dice Giulio Gasparini, professore associato di Chirurgia maxillo-facciale, Università Cattolica, e Responsabile UOS di Chirurgia Preprotesica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli – ha lo stesso livello di attenzione di una persona che ha bevuto un litro di vino». Così, il design si fa, sì, questione di gusto, ma anche di benessere. «La camera da letto dovrebbe ospitare solo ciò che serve per dormire e non tv, computer e scrivania per evitare di associare a quell’ambiente attività non rilassanti» è la prima regola del progetto “Il sonno conta”, realizzato da Sogni d’oro con Aims. «L’ambiente in cui si dorme deve essere sufficientemente buio, silenzioso e di temperatura adeguata», recita il secondo punto. Insomma, la creazione di un ambiente consono è fondamentale per assicurarsi un sonno ottimale. Ferò, azienda italiana di home textile d’alta gamma, con i fondatori Fernando Prete e Sergio Cortesi, ha firmato un prontuario per assicurarsi il giusto relax, dalla cromoterapia ai tessuti: «Il tessile migliore è quello realizzato con fibre naturali, sono più traspiranti, se ben curate mantengono morbidezza e freschezza e migliorano la qualità del sonno».

E ancora, «per l’estate è perfetta la scelta di lino e cotone, tessuti resistenti e in grado di assorbire e rilasciare in poco tempo una grande quantità di umidità. Nella stagione fredda si può optare per la flanella di cotone, uno dei tessuti più caldi e morbidi in assoluto. Il raso di cotone, invece, è ideale tutto l’anno». Tra le tante proposte, il completo letto Lino Lux, in puro lino extra fine tinto con tecnica stone washed. L’ordine fa il resto. E non è da sottovalutare la bellezza degli arredi: ciò che piace aiuta a riposare e, chissà, magari, concilia, oltre al sonno, i sogni. Largo allora a comodini riccamente decorati, con rimandi alla tradizione o, al contrario, dalle suggestioni pop. E largo anche ad alcune “sorprese”. La Cima di Lapo Ciatti, corda nautica da appendere al soffitto, è un inusitato appendiabiti, ottimo per accogliere gli abiti appena tolti, quando si è troppo pigri per riporli nell’armadio, o per custodire la vestaglia in attesa del mattino. A rendere più dolce la notte, contribuisce anche la musica, con playlist ad hoc, facili da trovare su youtube. Al primo posto nella top ten delle canzoni più rilassanti di sempre, stilata da David Lewis-Hodgson del Mindlab International, c’è Weightless della band inglese Marconi Union, che ha creato la composizione, lavorando con terapisti del sonno. Il ritmo rallenta gradualmente, così allenta lo stress e si fa vera e propria “buonanotte”. 

LETTO, LA LEGGEREZZA DONA LA MAGIA

Strutture imponenti, quasi regali. O invece, letti che sembrano sospesi. E anche testate scultoree. Il letto si rinnova e cambia lo sguardo sulla zona notte. “Manhattan” di Dialma Brown è impreziosito da una testiera in legno massello di conifera lavorato a mano, che ricorda un orizzonte urbano, tra edifici e grattacieli stilizzati a creare uno scenario romantico. Lago cattura la fantasia e assicura sonni idealmente “lievi” con i suoi letti sospesi su gambe in vetro, «accoglienti come nidi e leggeri come nuvole». Il modello “Fluttua” sembra, letteralmente, in volo, grazie a un solo sostegno centrale, regolabile in altezza, e al telaio attaccato a parete. Conquistato lo sguardo, il letto si rivela anche profondamente funzionale. Privo di ingombri esterni, facilita pulizia e igiene, fondamentali per dormire bene. Non mancano “magie” per i più piccoli: Savio Firmino presenta 3601, letto a castello, anche nelle forme, che invita a sentirsi protagonisti di una fiaba. Il resto lo fa il materasso. Ecco allora “Gioia” di Dorelan, imbottito in Myform Memory Clima, per controllare la temperatura del riposo. E Switch, concepito per bimbi in crescita. A prescindere dal modello, gli esperti suggeriscono di cambiare il materasso ogni otto anni. È proprio la qualità del sonno il segnale: se diminuisce, è ora di acquistarne uno nuovo. Importante la scelta dei cuscini – da rinnovare ogni due anni – e di lenzuola, coperte, piumoni che devono essere anallergici. Per chi ama godersi la colazione a letto, c’è il vassoio allungabile, in bamboo, di Navaris, con supporti per ebook reader, smartphone e tazze.

TESSUTI, VELLUTI E MORBIDEZZA

Azzurro, con il suo effetto calmante, o rosa pastello, rilassante. Verde perché, secondo gli studiosi, aiuta a contrastare l’insonnia. E viola, per ridurre lo stress. Un pizzico di rosso per chi desidera qualche nota più “passionale”. La cromoterapia detta regole precise per la camera da letto. Ogni tinta ha le sue proprietà e alcune sono in grado di influenzare la qualità del sonno. Il colore preferito, quindi, non è sempre il migliore in camera da letto. È più opportuno seguire le indicazioni degli esperti e magari adattarle con un poco di fantasia, scegliendo carta da parati e tessuti con più tonalità e sfumature. Colony, in occasione della London Design Week, ha presentato “Ecussons”, pattern floreale che ricorda i tessuti francesi del tardo Settecento, nonché “Gru Magnus”, reinterpretazione del volatile simbolo orientale di pace e felicità. E molte altro. «Tutte le nostre carte derivano da nostri tessuti e velluti preesistenti. È essenziale per noi riproporre lo stesso movimento e la stessa estetica che troviamo nei rivestimenti tessili», dice Gabriele Roscioli, general manager e direttore creativo del marchio. Anche “Adriani e Rossi” gioca sul dialogo tra carta da parati e tessuto, con prodotti che richiamano tele pittoriche e creazioni ecologiche a effetto vellutato. Il tessuto si fa protagonista dello spazio anche consacrandosi al comfort. Etro, nella sua collezione Home Interiors 2023, la prima a firma di Marco De Vincenzo, presenta la poltrona Dahlia, in tessuto floreale Pluma, broccato in tre differenti tonalità – a base blu, verde o marrone – che valorizza le linee arrotondate della seduta, a richiamare l’idea della corolla di un fiore, trono di petali nel quali accomodarsi per un relax “avvolgente”. 

ORDINE, OGNI COSA AL SUO POSTO

Assicurarsi un buon riposo richiede ordine. Quando più elementi sono lasciati a terra o sui mobili, senza riporli – fatto salvo il lusso di abbandonarsi ogni tanto alla pigrizia, anche nel rassettare – la qualità del sonno, secondo gli studiosi, è peggiore. Le soluzioni sono semplici. E di design. Basta arredare la stanza con cassettiere e comò ideati per essere capienti, di facile utilizzo, ma anche decorativi. E perfino in grado di raccontare storie e passioni. È Marilyn Monroe a farsi protagonista della collezione di Fazzini, versione limitata del progetto Ivano Parma lanciato sul mercato dall’azienda nel 1998, venticinque anni fa quindi, presentata a Casaidea, visitabile fino al 26 marzo presso la Fiera di Roma. Tra letto, comodini e cassettiere le silhouette rimandano, in modo più o meno diretto, al mondo e al fascino della diva. A completare lo scenario è la porta di Ianus, anche questa presentata alla manifestazione, che, in vetro, propone un ritratto colorato e pop dell’attrice. Una vera opera per rendere “unica” la stanza. E, forse, fare sogni da star. Asnaghi seduce con forme classiche e ricche decorazioni che, mentre citano il passato, al contempo rinnovano motivi e gusto. Di Innova la linea Vice-versa, con creazioni che possono essere usate al contempo come comodino, sedie e panca. Unico limite, la fantasia. Fratelli Boffi griffa la commode Whole, con curve sinuose in stile Luigi XV ma anche il tocco pop di un inatteso cono forato di legno laccato che pare farsi “porta” verso un’altra dimensione. Da non trascurare lo sgabello iridescente Oily Folds di Polspotten, ideale vicino al letto anche come comodino per poggiare libri e tazze o chiavi, portafoglio, occhiali. Tra i consigli degli esperti per trascorrere una notte serena, c’è, infatti, quello di preparare la sera il necessario per il mattino dopo per evitare il primo motivo d’agitazione della giornata.

ILLUMINAZIONE, IL CIELO IN UNA STANZA

È in una finestra che si apre su un cielo azzurro, con qualche nuvola bianca a richiamare le atmosfere di una mattinata di sole, l’ispirazione – e il modello – della Window Lamp di Seletti, nata dalla collaborazione con l’artista-designer Marcantonio. Un modo per regalare nuovi orizzonti a ogni ambiente e, garanzia non da poco, per aprire gli occhi, al mattino, sempre su un bella giornata. «Una finestra con la vista di un bel cielo soleggiato è da sempre per me un’immagine dal carattere positivo e pop», spiega Marcantonio. Stesso brand e medesimo designer per Sparrow Lamp, che incanta con le forme di passerotti in volo. Il risveglio, qui, si fa magico, quasi da fiaba animata disneyana. Una soluzione perfetta. Manca solo il cinguettio. Il brand Ingo Maurer, invece, va alla conquista, anzi riconquista, della Milano Design Week, con una grande installazione luminosa al FuoriSalone, incentrata sul dialogo di colore e riflessi tra un tappeto di circa trenta metri e una sospensione. Tra le nuove proposte, “Pic-a-stic”, luce a sospensione da comporre secondo il gusto, con bastoncini di legno ispirati al gioco dello Shanghai da disporre, come si desidera appunto, intorno al corpo luminoso. Un omaggio alla creatività del designer, scomparso nel 2019, che seduceva con originalità e poesia.

COLORE, NEL BLU DIPINTO DI BLU

Il colore si fa chiave anche per ripensare il letto e “accende” la stanza di nuove suggestioni. Se è vero, infatti, che ci sono regole precise per le nuance da scegliere per le pareti, lo è anche che differenti sono i criteri per la biancheria. Tinte che sono bandite dalla cromoterapia per l’ambiente, vengono invece consigliate o comunque consentite per lenzuola, coperte, piumoni. Il blu, anche nella tonalità notturna più intensa, è ampiamente utilizzato per ottenere un effetto elegante. Ed è apprezzato anche il nero, che, all’opposto, è totalmente sconsigliato per le pareti. Mastro Raphael con “Quilt Bleu de Genes”, punta sul denim per quilt e trapunte, spaziando dal blu all’antracite delavé, impreziositi con ricami oro, in un gioco di accattivanti contrasti. Zanaboni, nel letto Borromeo, con lavorazioni capitonné e plissé eseguite a mano, si concentra su più sfumature di cipria tra velluti, jacquard e sete che ornano la struttura e trapunte e cuscini che la vestono. Puro lino, a fibra lunga, per la collezione Classic di Rivolta Carmignani, che punta sull’alta sartorialità e su uno stile senza tempo per garantire notti “fresche”. Somma 1867 conquista con coperte dai toni caldi, in filati di cashmere, cammello, alpaca e merinos australiano, in tinta unita, concepite per la stagione invernale e quella primaverile. Cashmere anche per Maison Claire con il plaid Treccia. E attenzione, per chi ama una sorta di “total look”, la griffe propone anche vestaglie e stole. Ultima nota, il profumo. Alcune fragranze sono in grado di influire sul sonno e sono proposte come spray per il cuscino o, per chi lo desidera, il pigiama. Si va dal Calming Pillow Spray di Susanne Kaufmann, a base di olio di lavanda ed essenza di arancio, a “Coccole di Serenità”, firmato L’Occitane, che unisce lavanda, arancio dolce e geranio. Il segreto? Spruzzare il profumo nell’ambiente almeno quindici minuti prima di coricarsi.

Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 07:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA