Caterina Balivo, cosa c'è nell'armadio: «Le décollétes di Carrie e un bel corno»

Mercoledì 23 Dicembre 2020 di Giuliana Matarrese
Caterina Balivo, cosa c'è nell'armadio: «Le décollétes di Carrie e un bel corno»

Se Caterina Balivo è uno dei volti più amati del piccolo schermo italiano, non è solo per la scioltezza che ha dimostrato sin da subito di fronte alle telecamere – con la conduzione di format di successo come "Detto Fatto" e "Vieni da me"– ma anche per essere cresciuta di fronte agli occhi degli spettatori.

La sua trasformazione, dalla giovane in gara a Miss Italia, alla professionista che sembra accogliere gli italiani nel suo salotto tv l’ha tramutata, negli anni, in una presenza familiare alla quale il pubblico si è affezionato. Parlando di stanze, però, a farsi notare è sempre stata anche la cabina armadio.

Qual è il pezzo del guardaroba a cui è più affezionata?

«Non sono una che ha un rapporto “sentimentale” con gli abiti. Se non li metto, preferisco organizzare dei mercatini di beneficenza. Però ci sono delle décollétes di Christian Louboutin, le Pigalle, comprate anni fa, quando le sfoggiava Sarah Jessica Parker, la mitica Carrie di Sex and the City, che ho desiderato a lungo, e poi, acquistato».

 Il pezzo rubato al guardaroba della mamma?

«Un anello in argento, di Ottaviani, con un corallo rosa».

E quello che regalerà un giorno a sua figlia Cora?

«L’ho comprato quest’anno: è un orologio (una passione personale, insieme ai gioielli) con le mie iniziali incise. Ed essendo le nostre iniziali le stesse, ho già deciso che sarà il suo regalo per i 18 anni».

L’abito o l’accessorio che si è regalata per premiarsi di un risultato lavorativo?

«Una tracolla di Chanel, nera, che ho comprato due estati fa: nonostante tutto è stato un acquisto sul quale ho riflettuto a lungo per il prezzo».

Il pezzo che indossa quando vuole sentirsi bella, anche con le giornate che nascono sbagliate?

«Una giacca nera doppiopetto di Balmain con dei bottoni oro: uno di quei capi che sta bene con un jeans e una maglietta, o anche con una canotta. E ti svolta la giornata».

Il capo che nasconde il ricordo più bello?

«Ce ne sono diversi: dal vestito che ho usato per la prima del mio libro a Milano, alla tuta di Missoni indossata una sera d’estate a cena con mio marito, a una giacca di Escada in paillettes bianche con bottoni gioiello, importante perché mi è stata regalata da mia suocera».

Il pezzo di cui non riesce a disfarsi?

«Di solito l’unico problema è con i capispalla: ho delle giacche, anche molto vecchie e non particolarmente belle, in colori improbabili, tipo il verde, che giacciono nell’armadio. Se rovisto nel guardaroba, ce n’è più d’una».

Un grande classico da usare durante le feste?

«I maglioni di Natale. Di solito passiamo le vacanze in montagna, io li compro per tutta la famiglia, anche di parecchio imbarazzanti con le renne e le decorazioni, e poi obbligo tutti non solo a indossarli, ma a fare la foto sotto l’albero. Foto che, ovviamente, non verranno mai condivise con nessuno, c’è da rischiare la reputazione (ride, ndr). Per la vigilia e Capodanno, però questa volta mi vestirò di bianco, per regalarmi un po’ di magia anche in un anno così complicato».

C’è un pezzo che usa quando vuole portarsi fortuna?

«No, pur essendo campana ho un approccio “equilibrato” alla scaramanzia. “Non è vero, ma ci credo”, insomma. Per questo nell’armadio ho un corno realizzato a mano, decorativo, ma nessun abito che ha un valore da “portafortuna”».

E il pezzo che nel suo guardaroba manca, ma ci starebbe benissimo?

«Un tubino nero. L’ho indossato solo una volta per un servizio fotografico e poi l’ho lasciato nella mia casa di Milano. Uno di quei pezzi che serve moltissimo. Sempre».

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Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 15:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA