Prima, storica candidatura all'Oscar della Tunisia grazie a una donna: la regista Kaouther Ben Hania

Martedì 16 Marzo 2021 di SIMONA VERRAZZO
Prima, storica candidatura all'Oscar della Tunisia grazie a una donna: la regista Kaouther Ben Hania

Storica nomination agli Oscar 2021 per la Tunisia, che per la prima volta entra nella cinquina finale per la categoria Miglior film internazionale (in passato Miglior film in lingua straniera).

Il 25 aprile, giorno della premiazione, dovrà vedersela contro le pellicole in rappresentanza di Danimarca, Bosnia-Erzegovina, Hong Kong e Romania, quest’ultima anche lei alla sua prima storica candidatura.

Questo primissimo debutto della Tunisina è resa ancora più speciale grazie a una donna: Kaouther Ben Hania, registra e sceneggiatrice di The Man Who Sold His Skin, il film selezionato per gli Oscar e presentato in anteprima al Mostra internazionale d'arte cinematografica nel settembre 2020. Tra i protagonisti anche Monica Bellucci in versione bionda.

Classe 1977, Kaouther è nata a Sidi Bouzid, la cittadina della Tunisia centrale dove è scoppiata la Rivoluzione dei Gelsomini nel dicembre 2010, poi sfociata nella Primavera Araba del 2011. Il pubblico internazionale l’ha conosciuta grazie al film Beauty and the Dogs, presentato al Festival di Cannes nel 2017. Ora la consacrazione con The Man Who Sold His Skin nella cinquina finale.

Kaouther, che all’annuncio si è detta incredula della scelta, ha ben chiara l’importanza culturale e sociale del suo lavoro. “E’ un orgoglio per me – ha dichiarato – rappresentare la Tunisia, ma, sebbene non sia la prima volta, anche l’Africa e i paesi di lingua araba”. E proprio la trasversalità dell’arabo le ha consentito di raccontare, nel film candidato all’Oscar, la storia di un rifugiato siriano in Libano che, per riuscire ad arrivare in Belgio, vende la pelle della sua schiena a un tatuatore, in quella che è una profonda riflessione sul prezzo che siamo disposti a pagare per la libertà.

Kaouther spera che la scelta del suo film riporti l’attenzione internazionale sul suo paese, con una notizia così positiva come questa candidatura.

I commentatori hanno sottolineato la coincidenza del decennale dalla fine del regime del presidente Zine El Abidine Ben Ali, deposto nel gennaio 2011 in seguito alle proteste popolari che si scatenarono proprio nella città natale di Kaouther. La stessa regista ha sottolineato la maggiore libertà di cui ha goduto il cinema tunisino con l’arrivo della democrazia, sebbene sia un cammino ancora lungo. 

Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 17:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA