Sempre più infarti, le donne over 60 ormai muoiono più per patologie cardiache che non per il cancro

Lunedì 10 Maggio 2021
Sempre più infarti, le donne over 60 ormai muoiono più per patologie cardiache che non per il cancro

L'insorgenza delle patologie cardiovascolari sta crescendo nelle donne.

Generalmente il genere maschile è sempre stato quello maggiormente coinvolto in attacchi cardiaci o problemi legati al cuore, ma recenti studi hanno permesso di rilevare un crescente  fenomeno che coinvolge l'universo femminile dopo la menopausa. Non solo: ormai le patologie cardiovascolari colpiscono la donna tre volte più di tutti i tumori femminili messi insieme (seno, utero, polmone). Per questo bisognerebbe insegnare alle donne di tutte le età ad avere attenzione per il cuore,donne.

Riportare l'attenzione su questo tema è uno degli obiettivi della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC), che ha promosso e organizzato per il 13 maggio 2021 la prima Giornata Italiana per la Prevenzione.

La donna ha un apparato cardiovascolare diverso dall'uomo: ha un cuore e dei vasi più piccoli; essendo destinata alla procreazione, è protetta dai principali eventi cardiovascolari (infarto, ictus), ma solo fino alla menopausa, quando perde lo scudo ormonale e diventa vulnerabile a queste patologie come l'uomo, con un ritardo di circa 10 anni. Questo dato, unito all'aumento dell'aspettativa di vita, deve indurre le donne a una maggiore prevenzione.

«Troppo spesso la donna è stata trascurata - sottolinea la professoressa Maria Grazia Modena, Consigliere SIPREC e Professore Ordinario di Cardiologia presso l'Università degli Studi di Modena - le patologie cardiovascolari colpiscono la donna tre volte più di tutti i tumori femminili messi insieme (seno, utero, polmone). Per questo bisognerebbe insegnare alle donne di tutte le età ad avere attenzione per il cuore, a partire da una maggiore sensibilità allo stile di vita per tutelare il proprio organismo. In Europa, e similmente in Italia, le donne che oggi muoiono per problemi cardiovascolari (ictus e infarto) sono il 43% contro il 38% degli uomini. A condizionare questi dati in aumento sono i diversi fattori di rischio che caratterizzano le donne, che si possono suddividere in classici, esclusivi e peculiari. I primi sono gli stessi degli uomini: fumo, colesterolo alto, ipertensione, diabete, assenza di movimento, obesità, alimentazione non corretta. La donna però aggiunge dei fattori di rischio esclusivi legati alla sua vita biologica: anzitutto, la menopausa, che può diventare ancora più aggressiva se precoce, tra i 30 e 40 anni; un menarca precoce o tardivo; malattie come ipertensione o diabete in gravidanza; la sindrome dell'ovaio policistico. In terzo luogo, ci sono i fattori di rischio che nella donna sono prevalenti: le malattie autoimmuni come l'artrite reumatoide, il lupus, la sclerodermia, la miastenia, la tiroidite hanno conseguenze più impattanti nella donna».

Ultimo aggiornamento: 17:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA