Il suo film più celebre è divenuto un classico degli anni Ottanta, La storia infinita. All'età di 81 anni è morto il regista tedesco Wolfgang Petersen, da anni residente negli Stati Uniti, dove ha diretto film importanti, tra cui Virus Letale con Dustin Hoffman e Troy con Brad Pitt.
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La carriera internazionale
Nato a Emden, in Germania, nel 1941, in pieno conflitto mondiale, Petersen ha ottenuto il suo primo grande successo con il thriller sottomarino sulla seconda guerra mondiale "U Boot 96", adattato da un romanzo omonimo, che gli è valso sei nomination all'Oscar nel 1983, ma è con il fantasy per bambini "La storia infinita", con l'indimenticabile colonna sonora The Neverending story di Giorgio Moroder, appena l'anno seguente nel 1984 che ottiene la grande popolarità che gli spalanca le porte di Hollywood.
La lista di film di successo, infatti, è lunga. Nel 1995 è l'anno di Virus Letale con Dustin Hoffman, poi con Harrison Ford nei panni del presidente degli Usa in Air Force One. E ancora Nel centro del mirino con Clint Eastwood ed assolda George Clooney per La tempesta perfetta nel 2000. Poi quattro anni dopo è il ritorno dei peplum, con Troy in cui Brad Pitt interpreta il personaggio epico e nel 2006, il remake di un classico anni settanta, Poseidon.
La storia infinita
Ma è l'amicizia tra il giovane Bastian e Falkor, i due personaggi del romanzo fantasy La storia infinita che rimarrà nell'immaginario collettivo, resi immortali dalla fantasia del regista tedesco, a cui all'epoca fu affidato un budget enorme, 28 milioni di dollari, per realizzare effetti speciali impensabili per una produzione che non fosse americana.