Vittorio Sgarbi sul no della figlia al Gf Vip: «Io ho rifiutato 800mila euro per L'Isola dei Famosi perché posso permettermelo»

Anche a papà Sgarbi era stato proposto un reality, ma ha detto no

Venerdì 5 Agosto 2022
Sgarbi sul no della figlia al Gf Vip: «Io ho rifiutato 800mila euro per L'Isola dei Famosi perché posso permettermelo»
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La sua colorita schiettezza arriva prima di qualsiasi cosa, ormai si sà Vittorio Sgarbi è quel critico, personaggio tv, politico, senza peli sulla lingua. Senza alcuna remora ha confidato di aver discusso con sua figlia Eveline dopo che la stessa avrebbe rifiutato di accettare di partecipare al Gf Vip. Screzio rivelato da Novella 2000. «Ha deciso di non presentarsi al provino contro la mia volontà.

Per una ragazza della sua età declinare una simile offerta equivale a sputare sul denaro», ha detto Sgarbi. Un no che è costato caro al rapporto tra padre e figlia. Stanno ricucendo ora i rapporti, dopo che non si sono parlati per diverso tempo. «Però continuo a farle pesare le sue decisioni. Di recente mi ha chiesto una borsa da 3000 euro e alla fine gliela ho comprata, ma non prima di averla spronata a guadagnarsi da sola il denaro utile a mantenersi questi vezzi». 

Sgarbi infuriato con la figlia per il no al Gf vip

Non riesce a capire il perchè di quel rifiuto, Sgarbi, visto che a Evelina le chiedevano solo di guadagnare molti soldi essendo se stessa all'interno di una casa. «E di carattere da mostrare lei ne ha da vendere».

Il rifiuto all'Isola dei Famosi

Ma anche a lui hanno proposto di partecipare ai reality, e anche lui ha detto, a suo tempo no, ma la questione è diversa e la spiega lo stesso opinionista. «Io godo di una grossa fama. Perciò posso concedermi il lusso di dire no a format come L'Isola dei Famosi». Ebbene sì ci avevano provato con papà Sgarbi a portarlo in un reality, ma alla fine lui ha declinato l'invito. «C'è chi si aspetta di vedermi annuire di fronte a un cachet da 400 mila euro, anzi 800mila, visto che per convincermi la cifra fu raddoppiata». ma il critico ha detto, anche lui un no secco: «Avrei accettato solo per 2 milioni di euro, minimo 1 e mezzo. Ho impegni da sindaco, assessore e deputato, il mio tempo costa e non intendo svenderlo».

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