La Zerofollia si respira nell’aria già molte ore prima. Molto prima che gli accessi al Circo Massimo si aprano, i sorcini più appassionati si aggirano intorno all’arena elettrizzati, canticchiano, si truccano, si arrampicano, spiano. Ascoltano le prove, qualcuno è in perlustrazione «sto cercando di capire il posto migliore, ho il biglietto per domenica...». Da Roma e da tutta Italia ieri sono arrivati per il primo atteso concerto di Renato Zero.
Renato Zero al Circo Massimo, sei notti romane di Zerofollie: attesi in tutto 90 mila “Sorcini”
LA TRE GIORNI DELLE AMICHE
Per capirci, Sabrina Pietroforte, 57 anni e Laura Zelanti, 58 anni, amiche, romane, sono al Circo Massimo dalle due. «Perché il concerto di Renato è tutto il mondo per noi, è un modo di vivere e di essere e ci piace anche l’attesa, le prove.... Sono 40 anni che ci ha folgorate, ci siamo conosciute sotto il tendone e questo appuntamento lo aspettiamo da due anni e mezzo. Dal 31 gennaio 2020». Il tempo si è fermato, causa Covid, ora la musica è ripartita, la voglia di riprendersi tutto il tempo perduto rende l’atmosfera - complice il sole caldo - serena e allo stesso tempo inebriante. Spiegano, precisando che «ci sta», che torneranno: «Poi veniamo anche al concerto del 30 per il compleanno di Renato e il primo ottobre. Ogni serata sarà diversa dall’altra, tanto...». Per questo una si è presa un giorno di ferie, l’altra ha detto a casa: «Oggi non ci sono, mi prendo una giornata libera, niente impegni familiari. Per lui...».
Per sei giorni l’imperatore del Circo Massimo, con “Zerosettanta”, una serie di concerti unici e attesi da tempo. Se tendenzialmente i romani salvo eccezioni se la prendono più comoda i “forestieri” sono i primi ad arrivare. Pronti per sognare, commuoversi e scatenarsi. Così Lucia Montisci è arrivata a Roma da Trieste per il concerto di domenica, «sono in perlustrazione, per cercare il posto giusto, lo seguo da sempre, è meraviglioso vederlo dal vivo»; dalle Marche hanno preso alloggio per tutte le sei serate, «tanto sono tutte diverse» presso le suore di San Sisto che «fanno un’eccezione per i concerti, aspettono il nostro rientro dopo le 11», Loredana Sonaglioni, Elisabetta Pierini, Simonetta Pompei e Sabrina Mattioli; dall’Abruzzo ecco i «sorcini anni ‘80 i meglio», Gilda Cesare, Marilena Cataldo, Elio Alberelli e Fabio Trancano. Tiziana Laurelli sfoggia orgogliosa la maglietta con il volto di Renato, «la sorcina sono io, da 17 anni. Renato è nel sangue». Lo show inizia, è pura Zero follia.