Simona Ventura: «Mio figlio vivo dopo 11 coltellate, così sono cambiate le mie priorità. Fazio? Grossa perdita per la Rai»

Il racconto della conduttrice: "Mi piace molto stare in mezzo alla gente"

Lunedì 5 Giugno 2023
Simona Ventura sul figlio: «Dopo 11 coltellate è ancora vivo ma questo mi ha cambiato la vita». La conduttrice su Fazio: «Grossa perdita per la Rai»

Sorriso smagliante e selfie con i fan. Un «diktat» per chi vuole fare televisione. Un prezzo da pagare piacevole secondo Simona Ventura: «Mi piace molto stare in mezzo alla gente, mi dà energia.

Altrimenti cambi mestiere: non te lo ordina il medico di fare tv. E' un grande privilegio avere delle persone che ti seguono e che ti vogliono bene».

Il punto su Fabio Fazio

Una signora le chiede se è dispiaciuta pe la dipartita di Fabio Fazio: «Per fortuna non è una dipartita» - risponde. «Di certo mi è molto dispiaciuto: sono amica di Fazio e lo ringrazio per opportunità che mi ha dato quest'anno. Dovevo andare ospite da lui una volta al mese, dopodichè ci sono andata tutto l'anno. Ma si fanno delle scelte: io mi sono rivista. Nel 2011 ho fatto la stessa scelta, decidendo di andare a Sky. Posso dire che a me dispiace: è una grossa perdita per la Rai. Lui andrà al Nove, una nuova vita, una nuova esperienza. E uno bravo così farà bene anche al Nove. Lo seguiremo.

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L'aggressione al figlio 

«L'aggressione a mio figlio per me ha rappresentato una svolta. Ho avuto la fortuna che continuasse a vivere dopo 11 coltellate e per me tutto ora ha un valore diverso». Televisione compresa: «Sento che posso tornare a fare delle cose in tv, posso ancora dire la mia ma piano piano... arriviamo... non voglio dire non ci hanno visti arrivare perchïé ci hanno visto benissimo». 

La carriera in tv

Una carriera che inizia da lontano: «Ho cominciato in una piccola tv locale, Rete Canavese. Questo mestiere mi piaceva ma non era il mio lavoro primario. Io studiavo per fare la professoressa di ginnastica. Poi ho iniziato a fare i concorsi di bellezza e in uno ho incontrato Paola Ferrari, la giornalista. Mi disse: "Io vado in una nuova realtà che si chiama Odeon tv, ti lascerei il mio posto a Telenova". Ho cominciato a lavorare nel calcio così: mi sono resa conto che fare la valletta non mi piaceva per niente e che a Roma non c'erano volti femminili che parlassero di calcio in maniera tecnica, così ho cominciato. Posso dire di aver sempre cercato di anticipare e riempire gli spazi».

Fino a raggiungere la Domenica Sportiva: «Un mio sogno di bambina. Volevo il posto di Maria Teresa Ruta. Con lei ridiamo sempre di questa cosa».

All'inizio sono andata sulla quantità: se bussi cento porte una si aprirà. E' difficile farlo capire ai ragazzi di oggi: non vogliono sentir parlare di cadere e rialzarsi. Il fallimento non è contemplato ed è sbagliato. Io credo che ci migliori: impari a nuotare in tutti i mari».

 

Ama le donne, «lavoro con Paola (Perego) da anni e siamo state confermate: credo siamo le prime a lavorare tra donne dai tempi di Carrà e Mina, ci vogliamo un gran bene. Ho lanciato negli anni moltissime donne e ho dato loro tanto spazio: certo, le mie più nemiche sono state le donne ma altre donne sono anche quelle che mi hanno salvato nei momenti peggiori». 

Il futuro della tv e di Ventura

Parla poi del futuro della televisione, un «futuro cheè già iniziato: ormai ognuno si fa il suo palinsesto, anche se la televisione generalista è viva e lotta insieme a noi. Tiene una grande compagnia, sopratutto per le persone della terza età». Nel suo futuro non immagina più di dirigere qualche rete:«Tutti i dirigenti diventano vecchissimi e io non voglio invecchiare. Mi piace questa cosa della regia e poi sono diventata editrice oltre che produttrice dei miei programmi... tra un po' posso anche lasciare il lavoro che ho fatto finora a dei ragazzi giovani che se lo meritano».

I rimpianti

Non ho rimpianti e non ho rimorsi, che è la cosa più importante per me. E' stata dura ehï. Forse un rimpianto ce l'ho: non aver potuto seguire con Quelli che il calcio lo scudetto del Napoli. Un sogno? Lo scudetto del Torino. Tra dieci anni mi piacerebbe avere una casettina al mare e fare la nonna». Come mamma, oltre che fortunata si sente soddisfatta: «Quando ho lasciato la Rai per andare a Sky là ho fatto per seguire i miei figli, che erano adolescenti. Lavoravo a un ritmo impressionate e dovevo rallentare così il primo treno passato là ho preso al volo e ho fatto bene. E' stata una mia scelta andare via dalla Rai in quel momento per seguire più da vicino i miei figli. Ora nessuno dei tre vuole fare tv e questo mi rasserena. Sono orgogliosa del lavoro che è stato fatto con loro».

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