Governo Meloni, Sgarbi vuole Morgan alla guida di un dipartimento per la musica. E lui risponde: «Sono pronto». Sangiuliano frena

Il cantante si vede già proiettato al Mic: «È giusto che si crei nel ministero della Cultura un dipartimento dedicato alla musica»

Martedì 1 Novembre 2022
Governo Meloni, Sgarbi vuole Morgan alla guida di un dipartimento per la musica. E lui risponde: «Sono pronto»

Vittorio Sgarbi e Morgan. La strana coppia del nuovo governo Meloni? Sgarbi è diventato sottosegretario alla Cultura e ha fatto il nome di Morgan parlando di un ruolo da assegnare all'universo Musica all'interno del ministero. «La musica è cultura; e la canzone, come forma della musica, è la forma d'arte più diffusa al mondo in assoluto, la più importante perché presente ovunque nel mondo moderno: è praticamente il nostro nutrimento quotidiano, equivale al ruolo che ha il pane per il nostro corpo fisico, è il nutrimento per la mente e per l'anima. Però è una forma musicale che non è neanche stata "formalizzata" in modo accademico, lasciata sempre nelle mani del mercato: come se non avesse dignità culturale, che invece ha». Marco Castoldi, in arte Morgan, intervistato dalla AdnKronos, commenta l'annuncio del neosottosegretario al ministero della Cultura, Vittorio Sgarbi, a proposito di un dipartimento 'ad hoc' per la musica da creare all'interno del Mic e da affidare proprio a Morgan.

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«La canzone deve essere presa seriamente, anche perché ha una importanza economica e sociale notevole, connette gli esseri umani in maniera trasversale, nella famiglia e tra le generazioni - sottolinea Morgan - È un elemento, uno strumento di edificazione sociale e una grande chance per comunicare messaggi, specie alle giovani generazioni che ne sono attratte. Il potere di questa forma d'arte è enorme ma finora è stato trascurato». E allora, prosegue, «la cultura deve prendere in mano le sorti e la potenzialità di questa forma musicale che è la canzone, nei suoi tanti generi; e in tal senso è giusto che si crei nel ministero della Cultura un dipartimento dedicato alla musica, che non deve essere solo appannaggio dello spettacolo e del mercato. La musica deve avere una sua "casa" e il Mic deve assumersene la responsabilità, per gestirla a livello sociale evitando le strumentalizzazioni a fini economici e discografici. Discografia di cui, tra l'altro, l'Italia rappresenta come produttori l'ottavo mercato mondiale», ricorda Morgan. 

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«Il settore della discografia italiana va completamente rivoluzionato, serve una riforma di settore che comprenda tanti temi, compresi il "Festival di Sanremo" i talent show - spiega Morgan - Parliamo di grandi interessi economici, che non sono mai stati tenuti insieme da uno sguardo che sia capace di salvaguardare la bellezza della musica, così come avviene per l'arte o per il paesaggio ambientale. Dobbiamo valorizzare questo potenziale, se lo facessimo saremmo il Paese più ricco del mondo!». Tema affine, per Morgan, «riguarda lo studio della musica nelle scuole e i Conservatori, che hanno bisogno di essere supportati con adeguati investimenti. E poi, occorre restaurare i capolavori della canzone italiana, come si fa per un monumento, come ad esempio ha fatto personalmente Ivano Fossati con i brani di Giorgio Gaber: ma va fatto a livello istituzionale, perché si tratta di un patrimonio di enorme valore, basti pensare all'opera di Luigi Tenco o di Fabrizio De Andrè».

Morgan si dice «pronto a mettere tutto il mio impegno per riunificare tanti temi che riguardano la musica, ma che al momento risultano sfilacciati e tenuti separati, ristabilendo una competenza e un ruolo istituzionali, anche per salvaguardare quel prodotto culturale che è la canzone, sia popolare o d'autore».

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Sangiuliano frena

«Le nomine si fanno secondo i criteri stabiliti dalle leggi, per ricoprire certi ruoli, ci sono concorsi, selezioni, titoli, occorre seguire precise procedure e servono requisiti specifici». È quanto ricorda il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, intervenendo a 'Porta a Portà, a commento della proposta lanciata dal sottosegretario a Mic, Vittorio Sgarbi, di creare un nuovo dipartimento musica all'interno del ministero e affidarne la guida a Morgan. «Vedremo se Morgan ha i requisiti richiesti», si limita ad affermare Sangiuliano.

Ultimo aggiornamento: 20:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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