Beppe Caschetto, l'agente dei vip: «Ad Alba Parietti le feci regalare una villa. Marcuzzi? Feci 20 viaggi a Mediaset per farla prendere»

Il papà e Berlusconi: «Mio padre era anticomunista. Gli portai una foto autografata del Cavaliere che diceva: “Creda di più a suo figlio”»

Domenica 16 Aprile 2023
Beppe Caschetto

E' l'agente  di Lilli Gruber e Giovanni Floris, Luciana Littizzetto e Virginia Raffaele, Maurizio Crozza e Neri Marcorè, Geppi Cucciari e Fabio Volo e molti, molti altri. Beppe Caschetto è il re mida dei personaggi tv e si racconta al Corriere della Sera.

La Parietti e la villa in Egitto

Prima artista: Alba Parietti. «La raggiunsi in Sardegna il 13-14 agosto 1993.

Era un astro nascente assoluto, esigentissima: in quel momento ti consentiva di parlare con chiunque, ministri e non. Fini le chiese addirittura di candidarsi come sindaco di Roma. Un giorno mi si presentò un signore distinto, disse che possedeva banche e ville. Stavano facendo una grande lottizzazione a Sharm el-Sheikh e chiedeva che Alba partecipasse alla conferenza stampa a Milano con il ministro degli esteri egiziano. Era disposto a pagare un buon compenso e a darle pure una villa. Risposi va bene e gli chiesi la villa. Replicò che aveva detto tanto per dire. Ed io: no, ha parlato lei della villa e ora gliela compra. Lo fece».

I guadagni

«Un agente guadagna dal 10 al 15 per cento. Ho venduto una breve campagna pubblicitaria a 5 milioni e stagioni televisive per qualche milione. Alcuni artisti guadagnano milioni, ma generano anche ricavi per milioni.

Lele Mora

«Credo di averlo cercato una volta e di non essere riuscito a parlargli. Avrei voluto esprimergli solidarietà umana. Lele Mora è stato organico a un mondo, e poi per ciò che ne so io è stato abbandonato».

Il padre

«Mio padre era anticomunista viscerale, litigavamo sempre. A 18 anni me ne andai. A 45 ho comprato una casa importante a Bologna, gliene ho dato una parte con il giardino dove poteva tenere un cane, il suo sogno. Non riusciva a capire che lavoro facessi. Non lo convinse neppure una foto autografata di Berlusconi che diceva: "Creda di più a suo figlio"».

Alessia Marcuzzi, la veterana

«Alessia la seguo da 30 anni. Quando la presi, il padre mi chiese cosa volessi farne. Vorrei che stesse a casa almeno un anno, risposi. Veniva dal Grande gioco dell'oca, era la ragazza nel fango. Feci almeno 20 viaggi da Gregorio Paolini di Mediaset prima di convincerlo a prenderla».

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