Sara Lazzaro: «Così ho fatto innamorare quello smemorato di Luca»

Giovedì 26 Marzo 2020 di Raffaella Ianuale
Sara Lazzaro: «Così ho fatto innamorare quello smemorato di Luca»
Lei è la moglie di Luca Argentero, anzi la ex moglie. Ma solo nella finzione. La padovana Sara Lazzaro, 35 anni, è infatti tra le protagoniste femminili di Doc - Nelle tue mani, la serie televisiva da stasera su Rai Uno. Per ora quattro puntate di due episodi ciascuna, prodotte da Lux Vide - che ha al suo attivo anche Don Matteo e Un passo dal cielo - per poi tornare in autunno con altre quattro serate. «Lavorare con Luca è stata una bellissima opportunità: è un grande professionista ed è anche molto divertente, siamo diventati amici» racconta l'attrice veneta che, causa coronavirus, è ora tappata in casa a Roma. Ha preferito non rientrare nei suoi Colli Euganei, dove vivono mamma e papà, e rimanere nella capitale dove si trovava per le riprese della fiction. Un percorso, il suo, iniziato proprio in Veneto prima al liceo artistico di Padova e poi allo Iuav di Venezia con la laurea triennale in Arti visive. Mamma californiana e papà padovano, Sara è al tempo stesso veneta e internazionale, in un continuo spostarsi dove il lavoro la porta.



L'idea di fare l'attrice quando arriva?
«In realtà non era tra i miei desideri di bambina, anzi ero più attratta dal disegno. Al liceo a Padova ho partecipato, così per gioco, ad un laboratorio di teatro e mi sono accorta che stare su un palco mi riusciva facile. All'università poi mi sono avvicinata al mondo dello spettacolo dal retro seguendo corsi di regia, scenografia, storia del costume».
 
Dallo Iuav alla Rai, come è avvenuto il passaggio?
«Quando ho realizzato che volevo diventare attrice, mi sono detta che dovevo formarmi e fare le cose per bene. Così, dopo la laurea in architettura, sono andata a Londra e ho affrontato i provini per entrare nelle migliori scuole inglesi di recitazione. Ne ho superati un paio, quindi ho capito che stavo intraprendendo la strada giusta».

Un lungo percorso e quando inizia a recitare in tv?
«Ho fatto molto teatro, ma anche cinema. Mamma è americana e ho voluto approfittare del mio bilinguismo. Quindi ho lavorato in America come protagonista nel film The young messiah, di seguito ho recitato in The young pope, fino alle serie televisive della Rai Braccialetti rossi e Volevo fare la rockstar. In quest'ultima, per la prima volta, ho avuto un ruolo comico».

E come è stato?
«Divertente, facevo un personaggio un po' pazzo, che mi ha fatto però notare. Da qui il lavoro con Argentero nella serie Doc - Nelle tue mani».

Cosa vedremo da stasera in tv?
«La serie è tratta da una storia vera, quella di Pierdante Piccioni, un medico che ha perso la memoria dopo un incidente stradale e per questo la vicenda diventa ancor più avvincente».

E il dottore smemorato è Argentero, giusto?
«Sì infatti, lui è Andrea Fanti che ha dimenticato quanto successo negli ultimi dodici anni della sua vita».

E lei è la moglie del medico?
«La ex moglie, ma lui non realizza che siamo separati. Quindi cerca di ricostruire il passato ed è ancora innamorato di me, anzi di Agnese Tiberi, il personaggio che interpreto. Una donna che ha un ruolo particolare perché è la direttrice sanitaria dell'ospedale in cui è ambientata la storia, ma è anche al fianco di questo uomo che un tempo ha amato».

Quindi ha recitato molte scene con Argentero?
«Sì, quasi tutte: è un ottimo compagno di viaggio. Un grande lavoratore che arriva sul set sempre presto, con molte idee e entusiasmo».

Dove avete girato?
«Per questa serie abbiamo girato per sei mesi, in parte a Milano, ma soprattutto a Roma fino a quando abbiamo dovuto interrompere il lavoro a causa dell'epidemia da coronavirus».

Quindi le riprese non sono state completate?
«Le prime quattro puntate sì, e sono quelle che vanno in onda ora, mentre dobbiamo concludere le quattro in programma in autunno».

Cosa fa nell'isolamento di questi giorni?
«Prendo aria sul balcone, cerco di fare un po' di attività fisica, di mangiare sano. Infatti sto dimagrendo, forse sono l'unica considerato il poco movimento. Passo il tempo disegnando, la mia prima passione, e alla sera cucino. Faccio quello che cercano di fare in tanti. Diciamo che è un'ottima situazione per guardare la televisione e speriamo con la nostra serie di fare un po' di compagnia alle persone in questi giorni di isolamento».
Ultimo aggiornamento: 14:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci