«Sanremo da rifondare con Fazio»
Littizzetto: vorrei andare all'estero

Lunedì 24 Febbraio 2014 di Marco Molendini
Fazio e Littizzetto
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La festa finita e si fanno i conti. Si comincia dalla deludente canzone vincente, Controvento di Arisa, che clamorosamente ha messo d'accordo televoto e giuria di qualit presieduta da Virz (che cos ha sancito la propria inutilit se non nel far retrocedere Renga). E si comincia dall'Auditel, croce e delizia del Festival da un quarto di secolo, cioè da quando esiste: i numeri parlano chiaro (e Sanremo dipende dai numeri, altrimenti perchè occupare il video cinque giorni, con gli altri canali che smobilitano?). Per share la seratona finale di questa edizione è la peggiore di sempre con il 43,51, peggio di quella di Baudo e Chiambretti del 2008 (e dieci in meno rispetto a un anno fa).



Si risolleva con la misurazione della platea, che ha superato gli 8 milioni, ma resta l'epitaffio conclusivo: le cose non hanno funzionato come si sperava, dal punto di vista dello spettacolo e da quello della musica. E, adesso che la festa è finita, lo riconoscono tutti. A cominciare dai due timonieri, pur salvando le apparenze e la solidità del rapporto: «Ci siamo sposati, non lo lascio» ha buttato là la Littizzetto, pronta a smorzare ipotesi di rottura. E Fazio, voce roca e già a Milano (è partito nella notte) gli ha fatto il controcanto: «Non ci lasceremo mai». Salvo poi, più seriamente, affrontare il problema: «Vorrei prendere una pausa dal lavoro che stiamo facendo. Avere un po' di tempo per fare benzina - ha spiegato Lucianina -. Mi piacerebbe andare all'estero, mettere un po' di ciccia in quello che faccio».



E Fabio: «Da quanti anni Luciana è tutte le settimane in tv? Quanti sono i comici del suo livello che fanno 34 pezzi comici e poi possono aggiungere anche Sanremo? Lei è un fenomeno della tv senza precedenti». I due continueranno a ritrovarsi la domenica a Che tempo che fa fino all'estate, poi si vedrà. E ieri già si sono rivisti, facendosi anche intervistare in casa da Gramellini ripetendo le cose dette in questi giorni e aggiungendo una battuta sull'eventuale separazione: «Magari mi faccio un giro di lenzuola con qualcun altro» ha giocato Luciana.



IL FUTURO

Il direttore di Raiuno, comunque, insiste: «Per il Festival, che resta con il 39 per cento di share medio sulle cinque serate uno dei grandi eventi della tv, ripartirò da Fabio» (con Conti in panchina, ammesso che voglia starci). Fazio che farà: si immolerà di nuovo? «Prendo tempo - risponde lui -. Di Festival ne farei 10 di seguito, però ci vuole il progetto. L'anno scorso eravamo più simpatici. Abbiamo sbagliato a rifare noi stessi». Mea culpa dunque. Per l'Ariston si vedrà e, forse, anche per ulteriori progetti su Raiuno (Leone sa che a Raitre non vedrebbero di buon occhio lo scippo).



Sanremo, però, è da rifondare anche per altri aspetti. C'è la formula della doppia canzone che appesantisce la gara, c'è da ripensare il televoto (le chiamate sono state in netto calo) «tenendo conto di strumenti come i social network». C'è da evitare una giuria di qualità senza qualità. E c'è da stabilire che fare con i talent: «Escluderli o no?» si chiede il direttore di Raiuno. Dilemma degno di Shakespeare che Fazio aveva risolto con il "no talent".
Ultimo aggiornamento: 09:19

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