Sangiuliano: «Dante è il fondatore del pensiero della destra italiana. I musei? Le cose belle vanno pagate»

Il ministro della Cultura è intervenuto nel corso della kermesse milanese di FdI, «Pronti, candidati al via»

Sabato 14 Gennaio 2023
Sangiuliano: «Dante è il fondatore del pensiero della destra italiana. I musei? Le cose belle vanno pagate»

«Il fondatore del pensiero di destra in Italia è stato Dante Alighieri: la destra ha cultura, deve solo affermarla». Lo afferma il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano intervistato da Pietro Senaldi nel corso della kermesse milanese di FdI, «Pronti, candidati al via». «Quella visione dell'umano della persona la troviamo in Dante - ha aggiunto Sangiuliano - ma anche la sua costruzione politica credo siano profondamente di destra.

Ma io ritengo che non non dobbiamo sostituire l'egemonia culturale della sinistra , quella gramsciana, a un' altra egemonia, quella della destra. Dobbiamo liberare la cultura che è tale solo se è libera, se è dialettica».

Sangiuliano, le visite a sorpresa nei musei

«Sto andando a far visita a sorpresa nei musei, pagando il biglietto. La prima cosa che vedo sono i bagni....», ha aggiunto il ministro della Cultura. «Vado nei musei, a sorpresa, senza preavviso, per vedere i quadri, le opere d'arte esposte. Poi credo sia giusto verificare anche lo stato dei servizi riservati al pubblico, come i bagni».

I prezzi

«Le cose che valgono vanno pagate: se rendessimo gratuiti i musei sviliremmo il nostro patrimonio. Già - aggiunge - garantiamo un sistema di prezzi che viene incontro ai più deboli. Tutti i ragazzi europei non pagano nulla, chi ha meno di 25 anni paga due euro. Gli anziani accedono a un sistema di sconti, ma perché il miliardario americano che vuole andare a Pompei non deve pagare i 15, 20 euro del biglietto? Basta demagogia». 

 

Le reazioni

Dante Alighieri il fondatore del pensiero di destra? «Dante non era né di destra né di sinistra, era un grande italiano». Monsignor Marco Frisina, fine biblista e compositore autore di un musical sulla Divina Commedia e ideatore di un viaggio triennale con le letture del capolavoro dantesco, replica a stretto giro al ministro della Cultura Sangiuliano a proposito del suo pensiero sul Sommo Poeta. «Forse - osserva all'Adnkronos - la sua è stata una provocazione. Ognuno è libero di pensarla come vuole ma io non amo mettere gli uomini di cultura del passato in uno schieramento, è inopportuno». Il monsignore dantista, che è anche direttore del coro della Diocesi di Roma, di Dante pensa piuttosto che abbia «creato una grande sintesi del pensiero antico e medievale. Era un uomo di grande libertà di pensiero e non mi piace attribuire 'colori' politici. Dante è certamente il fondatore del pensiero italiano, nel senso che da lui parte anche il Rinascimento e tutta la grande cultura italiana che abbiamo poi sviluppato nei secoli. Dante è un grande poeta cristiano sicuramente. Ed è un grande italiano perché ha tutte le caratteristiche della cultura italiana. Ma senza connotazioni politiche». «All'epoca poi - rileva mons. Frisina ritornando al Sangiuliano pensiero -non esistevano destra e sinistra, insomma non mi sembra il caso. È importante, però, capire il grande valore di quest'uomo. Non solo di un pensatore italiano ma mondiale. Basti pensare alle traduzioni: da quella americana ai grandi poeti che si sono messi a tradurlo per la sublime poesia». «Certamente - conclude mons. Frisina - Dante è il più grande dei poeti cristiani».

«Dante fondatore del pensiero di destra in Italia? Ma al suo tempo non esistevano la destra e la sinistra italiana...». Il dantista Enrico Malato, presidente della commissione scientifica preposta all'edizione nazionale dei commenti danteschi, coordinatore della nuova edizione commentata delle 'Opere di Dante' e direttore della 'Rivista di Studi Danteschì intervistato dall'Adnkronos, replica così all'affermazione del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per il quale «il fondatore del pensiero di destra nel nostro Paese è stato Dante Alighieri, per la sua visione dell'umano e delle relazioni interpersonali e anche per la sua costruzione politica profondamente di destra». Osserva il docente emerito di Letteratura italiana, filologo e critico letterario: «Dante, più che un conservatore, era un illuminato reazionario, volendolo definire con un concetto che appartiene all'epoca moderna e non ai tempi di Dante: l'Alighieri difendeva un mondo feudale che era in declino, difendeva l'Impero che era tramontato, difendeva il Comune che stava per chiudere e cedere il passo alla Signoria... Tuttavia, i nostri moderni concetti di progressista o di conservatore, di rivoluzionario o di reazionario, non sono assolutamente rapportabili alla situazione storica vissuta da Dante: i parametri sono completamente diversi». Ma, aggiunge Malato all'Adnkronos, «Dante era un grande anticipatore, che ha saputo creare la lingua volgare perché il tempo del latino, che il Petrarca ancora difendeva, era finito. Quel volgare che poi è diventato l'italiano e noi siamo l'unico Paese in Europa che ha la stessa lingua del Duecento, al contrario delle grandi mutazioni subite dal francese, dall'inglese, dallo spagnolo, dal tedesco. Dante ha perfezionato la lingua italiana a tal punto, che è rimasta inalterata per altri settecento anni».

«Non ci spieghiamo come il ministro Sangiuliano abbia potuto considerare il sommo Poeta come 'il fondatore del pensiero di destra in Italia'. Basterebbe il fatto che Dante stava con i guelfi bianchi e chi lo ha esiliato sono i neri: ogni altra considerazione è superflua. Per questo il ministro della Cultura fa riferimenti culturali sbagliati, perché dovrebbe sapere che Dante nel 1302 fu costretto all'esilio proprio perché militava nei guelfi Bianchi e voleva uno stato laico, attaccava duramente il trasformismo della politica e auspic la funzione regolatrice del diritto e la socialità dell'uomo, temi che non sono propri della destra di Giorgia Meloni. Quindi consigliamo al ministro di lasciare perdere Dante, perché i riferimenti culturali della destra oggi sono Trump e Bolsonaro». Così in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.

Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 18:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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