Rose Villain: «Scrivo per superare la morte di mia madre. In famiglia una storia di dipendenze che mi ha segnato». E su Sanremo: «Televotatemi»

La voce di "Fragole" in concerto all'Orion. I fan: «Rappresenta qualcosa che prima di lei non c’era, in Italia». Annunciate già le prime date del 2024.

Domenica 17 Dicembre 2023 di Mattia Marzi
Rose Villain: «Scrivo per superare la morte di mia madre. In famiglia una storia di dipendenze che mi ha segnato». E su Sanremo: «Televotatemi»

«Sanremo è il palco più importante della nostra musica, ma io sono felice di aver fatto prima di persona un concerto così intimo, con voi», dice lei, «la madre badessa» - così la chiamano i suoi fan, che hanno scritto il soprannome anche su alcuni cartelloni mostrati sotto il palco - dai capelli blu. Da Milano a Sanremo, passando per Roma. Venerdì sera Rose Villain ha chiuso il suo 2023 da record con un concerto che l’ha vista esibirsi sul palco dell’Orion Club (secondo di una doppietta di appuntamenti annunciati lo scorso giugno, quando l’idea di partecipare al Festival non era neppure nell’aria, dopo quello che domenica 3 dicembre - nel giorno dell’annuncio di Amadeus - l’ha vista cantare ai Magazzini Generali di Milano).

Pubblico trasversale: ci sono gli adolescenti alternativi con i capelli tinti di blu come la 34enne cantautrice milanese e gli occhiali da sole che hanno consumato sulle piattaforme di streaming le canzoni dell’album d’esordio Radio Gotham, ma anche trentenni e quarantenni che l’hanno scoperta quest’estate grazie al tormentone con Achille Lauro Fragole. «Sono qui perché non l’ho mai vista dal vivo e sono curiosa di vedere com’è sul palco.

Mi ritrovo nello stile delle sue canzoni, molto dark. Rappresenta qualcosa che prima di lei non c’era, in Italia. Ma chissà, a Sanremo non ce la vedo mica», dice Giuditta, 25 anni. «Le sue canzoni sono la colonna sonora della nostra storia d’amore. Siamo venuti addirittura da Torino per ascoltarla stasera», confessa una coppia di quarantenni.

Sul palco del club Rose Villain porta quel mondo tutto sesso, macchinoni e droga cantato nelle canzoni di Radio Gotham, che l’ha resa la quinta artista donna italiana più ascoltata dell’anno su Spotify, dietro ad Anna, Madame, Annalisa ed Elodie e davanti ad Angelina Mango, Emma, Alessandra Amoroso, che ritroverà a Sanremo, con 2,6 milioni di ascoltatori mensili sulla piattaforma di streaming. «Ne voglio una tutta rossa per quando mi sento sexy / una tutta bianca per quando mi sento happy / una tutta nera così investo il mio ex», canta lei - figlia dell’imprenditore Franco Luini, fondatore del marchio di borse, zaini e accessori Tucano - in Rari, abbreviazione di Ferrari, indossando i panni della femmina alfa. «Vorrei solo fare sex», dice in Moonlight, mentre in Yakuza canta «apro le gambe, se ci guardi dentro ci vedi tutto l’universo» e «sono così bagnata che sembro una sirena». Però.

Gli esordi

A lanciarla sono stati i ritornelli delle hit di Salmo, Guè Pequeno e Luchè, che l’hanno scelta in questi anni come voce femminile delle loro Don Medellín e Chico. Poi i panni di vocalist hanno cominciato a starle stretti. Il duetto con Achille Lauro su Fragole, quest’estate, è stato il passepartout per il successo nazionalpopolare, tanto da vincere il doppio Disco di platino per l’equivalente di oltre 200 mila copie vendute: sul palco dell’Orion la canta da sola, in versione remix, senza Lauro. Si commuove quando su Monet ricorda la mamma scomparsa prematuramente nel 2017: «Quando scrivo canzoni, provo a trasformare la mia inquietudine in qualcosa di bello perché penso si debba dare valore alle ombre. Mio padre mi ha detto: ‘Ma le cose che scrivi sono romanzate. Perché tu sei felice, no?’», ha detto.

In Gotham, che parla di alcune crisi vissute quando a 18 anni si trasferì a Los Angeles per diplomarsi in musica (i Villain erano la band punk rock che fondò a Hollywood - a proposito: nel nuovo singolo Io, me ed altri guai cita Tainted Love dei Soft Cell), dice: «Mamma ha preso la ero». In Rehab si immedesima in una ragazza morta di overdose: «È una cosa che non ho vissuto», ha chiarito a Esse Magazine, aggiungendo però che «in famiglia ho una storia di dipendenza che mi ha segnato». Ai ragazzi che cantano all’unisono le sue canzoni sotto il palco dice: «Oh, mi raccomando: televotatemi». Tornerà nei club l’autunno prossimo, dopo l’esperienza sanremese. Prime date annunciate quella del 17 ottobre 2024 al Viper Theatre di Firenze, quella del 18 ottobre alla Hall di Padova, quella del 25 ottobre alla Casa della Musica di Napoli e quella del 29 ottobre al Fabrique di Milano. I club, da qui a un anno, potrebbero anche andarle stretti.

Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 12:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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