Raquel Welch è morta. L'attrice statunitense, star dei film balneari che la esibivano in bikini, rendendola una leggenda da sex symbol, se n'è andata di 82 anni. L'annuncio della scomparsa, avvenuta questa mattina dopo una breve malattia, è stata diffusa dal sito di gossip TMZ, che ha appreso la notizia dai familiari. Raquel Welch, pseudonimo di Jo Raquel Tejada, nata a Chicago il 5 settembre 1940, è considerata tra le dive sex symbol del cinema di Hollywood tra gli anni Sessanta e Settanta.
Rachel Welch, gli esordi e i successi
Welch esordì a 24 anni, nel 1964, nei film «Madame P... e le sue ragazze» di Russell Rouse con Shelley Winters e Robert Taylor, e al fianco di Elvis Presley in «Il cantante del luna park» di John Rich. Dopo alcune esperienze televisive, recitando in episodi nei telefilm «Il virginiano» e «Vita da strega», sempre del 1964, entrò prepotentemente nell'immaginario delle generazioni degli anni Sessanta per il ruolo della prosperosa Loana in «Un milione di anni fa» di Don Chaffey. Il manifesto del film, uscito nel 1966, con il primo piano dell'attrice in un provocante bikini in pelle, è divenuto un cult e Welch si affermò subito come sex symbol, ulteriormente esaltato dalle sue apparizioni in «Fathom: bella, intrepida e spia» (1967) di Leslie H. Martinson, accanto ad Anthony Franciosa, e «Il mio amico il diavolo» (1967) di Stanley Donen, con protagonisti Dudley Moore e Peter Cook. Sempre nel 1966 recitò nel fortunato film di fantascienza «Viaggio allucinante» di Richard Fleischer, con protagonista Stephen Boyd, interpretandone l'unico personaggio femminile.
La prorompente bellezza dell'attrice, che tuttavia col tempo divenne anche il suo limite, e la sua notorietà la portarono presto ad affrontare vari generi cinematografici: la commedia, come «Spara forte, più forte... non capisco!» (1966) di Eduardo De Filippo, «Le fate» (1966) di Mauro Bolognini e «Colpo grosso alla napoletana» (1968) di Ken Annakin, il poliziesco, come «La signora nel cemento» (1968) di Gordon Douglas e «L'implacabile omicida» (1969) di James Neilson, e il western, nel quale spiccano «Bandolero!» (1968) di Andrew V. McLaglen, dove affiancò Dean Martin e James Stewart, e «La texana e i fratelli Penitenza» (1971) di Burt Kennedy. Nel 1970 Welch venne inserita nel cast del controverso film «Il caso Myra Breckinridge» di Michael Sarne, al fianco, tra gli altri, di Mae West, John Huston e Farrah Fawcett. Nel 1972 recitò nel grottesco «...e tutto in biglietti di piccolo taglio» di Richard A. Colla, in coppia con Burt Reynolds, e in Barbablù di Edward Dmytryk, con protagonista Richard Burton.
Raquel Welch, la vita privata
Nella sua vita ha avuto quattro matrimoni. Nel 1958 ha sposato James Welch, dal quale ha divorziato dopo avere avuto due figli, una dei quali è l'attrice Tahnee Welch, nata nel 1961. Nel 1967 il secondo matrimonio con Patrick Curtis, ex baby attore e nipote del regista Billy Wilder, che ha prodotto diversi film della moglie dalla quale ha divorziato poi nel 1973. Nel 1980 si è sposata con il produttore cinematografico André Weinfeld, da cui divorzierà nel 1990 e infine nel 1999 con Richard Palmer, da cui divorzierà nel 2008.