Rai, cosa cambia con la nomina del nuovo Ad? Torna l'idea Giletti, Report in stand-by, Fazio verso l'addio

Lunedì la nomina di Sergio in Cda: slitta a fine mese il consiglio che deciderà la guida di Tg e direzioni

Giovedì 11 Maggio 2023 di Francesco Bechis
Rai, come cambia con la nomina del nuovo Ad? Porro più lontano, torna l'idea Giletti. Fazio e Damilano verso l'addio

Che Rai sarà? A viale Mazzini anche i muri trattengono il fiato. Il Raibaltone è davvero iniziato e ora che il settimo piano attende i nuovi diarchi della tv pubblica, Roberto Sergio (Amministratore delegato), nominato ieri consigliere dal Cdm, e Giampaolo Rossi (Direttore generale) tutti si chiedono che volto e voce avrà la Rai dei patrioti. Magari quello di Massimo Giletti, il colpo più ambito nel tele-mercato che si aprirà nei prossimi giorni, specie da Matteo Salvini che con il conduttore di Non è l’Arena, in uscita da La7, ha un ottimo rapporto. Contatti in corso. Difficile invece che sia Nicola Porro il volto della Rai meloniana: il giornalista è più che blindato a Mediaset e non sta facendo le valigie. 

LE TAPPE
Il calendario, per cominciare. Lunedì Sergio sarà votato Ad nel cda di insediamento e con ogni probabilità nominerà Rossi Dg. Il secondo consiglio, quello delle nomine, era previsto per il 18 maggio ma non è escluso che slitti di una settimana. Perché? Semplice: serve qualche giorno in più per risolvere in un solo colpo il grande tetris della tv pubblica. Da un lato le nomine dei tg, dall’altro le direzioni di genere: un unico incastro. Per i tg serve il voto del Consiglio, l’accordo è a un passo. Salvo colpi di scena, al Tg1 andrà il direttore dell’Adnkronos Gian Marco Chiocci, al Tg2 potrebbe approdare Antonio Preziosi (in quota FI) mentre per l’attuale direttore Nicola Rao un’ipotesi è la direzione delle radio. Al tg della terza rete rimarrà in sella invece Mario Orfeo.

Poi le direzioni, e qui il tetris si complica. Per gli Approfondimenti il nome è Paolo Corsini, numero due di Antonio Di Bella, per il Day Time Angelo Mellone. E il Prime Time, il regno di Stefano Coletta? Andrà a Marcello Ciannamea, ora direttore della Distribuzione, su questo la Lega non transige e lo ha fatto capire senza mezzi termini in Cdm: la direzione che controlla le prime serate Rai - ma soprattutto decide vita morte e miracoli del Festival di Sanremo - non è negoziabile (Amadeus rimarrà conduttore e direttore artistico). 
Al netto degli incastri, la riforma Rai sarà più blanda di quanto si annuncia alla vigilia.

Sergio e Rossi conoscono la macchina e non intendono farla a pezzi. Anzi: è stato Rossi il grande promotore delle direzioni di genere - al posto delle vecchie direzioni dei canali, la storica cifra della lottizzazione politica in Rai - e semmai il plenipotenziario di FdI intende rafforzarle. La priorità è nominare i nuovi vertici perché dai generi - Prime Time, Day Time e Approfondimenti - dipendono i palinsesti per il prossimo anno che sono già in clamoroso ritardo. Del resto l’Ad dimissionario, Carlo Fuortes, pronto a prendere il timone del Teatro San Carlo di Napoli questa estate - ha messo tutto in stand-by. Nomine, promozioni, contratti. Questione di correttezza, ha spiegato ai suoi, limitarsi all’ordinaria amministrazione all’ultimo miglio. Intanto però sono ferme anche trasmissioni di punta. Dagli Approfondimenti hanno chiesto al Cda di sbloccarne alcune, fra queste Report su Rai 3, ma per ora nessuna risposta. Fino a nuovo via libera, il programma di Sigfrido Ranucci non può girare. Palla al nuovo ad Sergio.

GLI IDENTIKIT
Nel frattempo ecco delinearsi l’identikit di nuovi e vecchi volti tv. Monica Maggioni, oggi direttrice del Tg1, avrà il coordinamento editoriale e forse un programma in seconda serata, sul modello di “Sette storie”. Fabio Fazio, in scadenza di contratto, è sempre più vicino all’uscita: senza un accordo per il rinnovo, lo attende al varco canale Nove. Per i conservatori però la priorità è dare l’assalto alla roccaforte “rossa” di Rai 3. Nel mirino, fra gli altri, la striscia in prima serata di Marco Damilano ma anche il programma di Corrado Augias, che FdI affiderebbe volentieri a Marcello Veneziani o Pietrangelo Buttafuoco. La cultura (ma anche la Fiction) è da sempre il pallino di Rossi. Veleggiano verso programmi in prima serata conduttrici come Laura Tecce e Monica Setta, apprezzate in zona Lega-FdI. 
 

Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 20:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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