Si è spento ieri a Roma, all'età di 85 anni, l'attore George Hilton, talvolta accreditato anche come Jorge Hilton, nome d'arte di Jorge Hill Acosta y Lara. Nato e cresciuto in Uruguay, e naturalizzato italiano, l'attore era divenuto famosissimo grazie alle sue performance in molti spaghetti western. Proprio due giorni fa aveva ricevuto la Targa d'oro alla Carriera-Premio Luciano Martino, intitolato al produttore e amico con cui realizzò diversi film.
I funerali si terranno domani alle 16.30 alla Chiesa degli Artisti di Roma, in piazza del Popolo.
Los Angeles, addio alla stella di "Moulin Rouge": Zsa Zsa Gabor morta a 99 anni
Omaggio a George Hilton - Lo strano vizio della signora Wardh https://t.co/kHv9RkQ6fq
— andrea cordeddu (@andreacordeddu) July 29, 2019
Nato a Montevideo il 16 luglio del 1934, aveva iniziato la carriera lavorando in radio.
Venne lanciato nel genere western dal regista Lucio Fulci col film “Le colt cantarono la morte e fu... tempo di massacro” (1966), al fianco di Franco Nero ed in breve divenne un'icona nel genere. L'anno seguente partecipò infatti a ben sette produzioni del filone, alimentando la sua fama a livello internazionale ed ottenendo buon seguito soprattutto in Spagna. Diventò una delle maggiori star del cinema italiano assieme a Terence Hill, Franco Nero e Giuliano Gemma. I sui personaggi più famosi sono probabilmente quello del pistolero del western Alleluja, creato insieme al regista Giuliano Carnimeo, e quello di Tresette.
IL PERSONAGGIO
Hilton affrontò anche altri generi, dal dramma al film di guerra, approdando infine al giallo con la pellicola di Romolo Guerrieri “Il dolce corpo di Deborah” (1968). Dotato di un fascino languido e tenebroso, l'attore si adattò perfettamente al genere e così venne chiamato ad interpretare alcuni dei più noti titoli del filone tra cui: “Lo strano vizio della signora Wardh” (1970),“La coda dello scorpione” (1971), “Tutti i colori del buio” (1972), diretti da Sergio Martino e “Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?” (1972) di Giuliano Carnimeo, sempre affiancato da Edwige Fenech. Partecipò anche a film polizieschi (Torino violenta del 1977), commedie (Taxi Girl del 1977) e fanta-avventurosi (I predatori di Atlantide del 1983), ma dagli anni ottanta le sue apparizioni si fecero sempre più sporadiche. In quegli anni ha lavorato in diversi film per la tv (A cena col vampiro del 1988), telefilm (College del 1989) e miniserie (Tre addiì del 1999).
Al cinema era tornato per il sequel di “Abbronzatissimi”, “Abbronzatissimi 2” - Un anno dopo (1993), dove interpretava l'attempato fidanzato di Bea (Valeria Marini). Infine, nel 2007 aveva preso parte al film Natale in crociera, di Neri Parenti, nel ruolo del comandante della nave.