Maurizio Costanzo morto, dalla radio allo “show”: così ha rivoluzionato la televisione

Autore, sceneggiatore, comunicatore e tifoso della Roma

Venerdì 24 Febbraio 2023 di Gloria Satta
Maurizio Costanzo morto, dalla radio allo “show”: così ha rivoluzionato la televisione

È morto Maurizio Costanzo. Aveva 84 anni e giorni fa era stato ricoverato nella clinica romana Paideia dove la moglie Maria De Filippi non lo ha lasciato un solo istante.

Giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, produttore, sceneggiatore, paroliere, autore teatrale, scrittore, consulente per la comunicazione, è stato un pilastro della tv italiana al pari di Mike Bongiorno, Corrado, Enzo Tortora, Pippo Baudo, Raffaella Carrà. Due successi per tutti, due trasmissioni che hanno rivoluzionato la nostra tv: Bontà loro, uno dei primissimi talk show italiani, in onda sulla Rai alla fine degli anni Settanta con le sue interviste dirette, ”senza filtri” a potenti e famosi (si concludevano tutte con la fatidica domanda: «Cosa c’è dietro l’angolo?»), e il Costanzo Show trasmesso dal Teatro Parioli ininterrottamente dal 1982 al 2009 sulle reti Mediaset, poi ripreso nel 2015. Scampato miracolosamente nel 1993 a un attentato di Cosa Nostra che per zittire il suo impegno anti-mafia aveva piazzato una bomba in via Fauro, la strada che il giornalista percorreva ogni giorno per andare al Parioli (di cui dal 1988 al 2011 fu direttore artistico), Costanzo ha avuto una lunga carriera che nemmeno l’appartenenza alla Loggia P2, scoperta nei primi anni Ottanta, era riuscita a distruggere: allo scoppiare dello scandalo, si era autosospeso dalla tv per un anno e poi aveva ricominciato a lavorare nell’emittente sarda Videolina.

 

Nel 1982, con la prima puntata del Costanzo Show, il nuovo inizio e i nuovi successi. Il lavoro, per Maurizio, ha rappresentato una passione divorante fin dalla più tenera età. «Mentre gli altri ragazzini collezionavano le figurine dei calciatori, il mio idolo era Indro Montanelli», raccontava.

Nato a Roma il 18 agosto 1938 (tifoso romanista), si diploma in ragioneria ma nel 1956, ad appena 18 anni, comincia a lavorare come giornalista seguendo il ciclismo per il quotidiano romano ”Paese Sera”. Scrive poi sul ”Corriere Mercantile” di Genova, collabora a ”Sorrisi e Canzoni”. In seguito sarà caporedattore di ”Grazia”, direttore della ”Domenica del Corriere” e del quotidiano ”L’occhio”, della collana ”Il Giallo” Mondadori, opinionista per numerose testate nazionali, compreso ”Il Messaggero”. Nel cinema collabora con Pier Paolo Pasolini al copione del controverso Salò e le 120 giornate di Sodoma e con Ettore Scola firma la sceneggiatura del film-capolavoro Una giornata particolare. Come paroliere scrive il testo del celebre brano di Mina Se telefonando con musica di Ennio Morricone e in teatro è autore di numerose pièce teatrali da Cielo mio marito! a Un amore impossibile. Scopre Paolo Villaggio in una cantina-off di Genova e con l’attore crea il celebre personaggio di Fracchia. Al Costanzo Show, il salotto tv più ambito del Paese, fa diventare famosi personaggi come Vittorio Sgarbi, Nik Novecento, Valerio Mastandrea, Ricky Memphis, Daniele Luttazzi, Alessandro Bergonzoni, Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Dario Vergassola. A Bontà loro lancia Luciano De Crescenzo che da quel momento abbandona il lavoro di ignegnere per fare solo lo scrittore. Costanzo non si ferma mai. Scrive e interpreta la prima sit com italiana, Orazio.

Dirige su il contenitore Buona Domenica su Canale 5, la rete che dirigerà nel 1999. Nel 1978 fa anche la regia di un film: Melodrammore, parodia del mélo, con Amedeo Nazzari alla sua ultima apparizione cinematografica. Nel 2007, non senza polemiche, diventa il direttore artistico del Teatro Brancaccio di Roma al posto di Gigi Proietti. Dal 1995 al 2007 insegna Scienza della Comunicazione alla Sapienza di Roma, nel 2009 riceve la laurea ad honorem in Giornalismo dalla Iulm di Milano. Negli ultimi anni era tornato sulle reti pubbliche con i programmi Rai, Storie di un’italiana, Insonnia, Io li conoscevo bene. Molto intensa è stata anche la vita privata di Costanzo. Il primo matrimonio, nel 1963, è con la fotografa Lori Sammartino. I due si separano e 10 anni dopo Maurizio sposa Flaminia Morandi che gli darà i due figli Saverio, oggi noto regista, e Camilla. L’unione finisce nel 1984 e lui ha una lunga relazione con Simona Izzo. Nel 1989 sposa la conduttrice Marta Flavi da cui divorzierà nel 1994. L’anno dopo, officiante l’allora sindaco di Roma Francesco Rutelli, sposa Maria De Filippi con la quale nel 2002 adotterà il figlio Gabriele, oggi 31 anni. Ed è proprio Maria, l’attuale regina degli ascolti, il talento professionale che Costanzo ha ammirato di più: «E’ lei, e solo lei», ha sempre detto, «la mia vera erede».

Ultimo aggiornamento: 13:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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