Maria Callas, le lettere inedite: nuove rivelazioni su droghe, abusi, violenze

Domenica 11 Aprile 2021 di Riccardo De Palo
Maria Callas, le lettere inedite: nuove rivelazioni su droghe, abusi, violenze

Che la vita di Maria Callas fosse tormentata era noto, ma nuove lettere inedite rivelano una realtà ancora più squallida.

Sua madre la ricattava, il marito, l’imprenditore Giovanni Battista Meneghini (che aveva 28 anni più di lei) la derubava, Aristotele Onassis la trattava con violenza, prima di lasciarla per Jackie Kennedy. 

Lyndsy Spence, una scrittrice nord-irlandese di 33 anni, già nota per un libro sulla vita scandalosa di Margaret, duchessa di Argyll, ama scavare nel torbido. Mentre scriveva la sua biografia del celebre soprano, ha avuto accesso a molte lettere rimaste inedite e altri documenti, che gettano nuova luce sul suo matrimonio infelice, sugli abusi subiti da Onassis e dal direttore di uno dei più importanti conservatori del mondo.

Spence ha concesso al Guardian una anticipazione del suo “Cast a Diva: The Hidden Life of Maria Callas”, che sarà pubblicato il primo giugno da The History Press, e ha detto al giornale britannico che le lettere che risalgono al periodo di Onassis, svelano una realtà di terribili violenze fisiche, che nel 1966 arrivarono a metterla in pericolo di vita. «Ci sono anche - rivela l’autrice - i diari di una delle sue amiche più care che raccontano come Onassis la drogasse, soprattutto per ragioni sessuali - ovvero per stuprarla».

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In una lettera al suo segretario, Callas confidò: «Non voglio che Onassis mi telefoni e ricominci a torturarmi». Anche il rapporto con l’industriale Meneghini, con cui era stata sposata per dieci anni, dal 1949 al 1959, era fonte di tormenti: «Mio marito mi sta ancora infastidendo, dopo avermi privato di metà del mio patrimonio ed essersi intestato tutto a suo nome, da quando ci siamo sposati… sono stata una stupida a fidarmi di lui». La Callas lo descrisse come un “pidocchio”, che «passa per milionario ma non possiede il becco di un quattrino».

 

Un’altra lettera parla dell’allora presidente della Juilliard School of music di New York. Era un compositore di una certa fama ma era anche un uomo sposato, e quando la Callas rifiutò le sue avance, le impedì di ripresentarsi per un secondo ciclo di lezioni (di cui oggi esiste la registrazione, 46 ore di lezioni tra il 1971 e il 1972), e mise tutta la facoltà contro di lei: «Peter Mennin si è innamorato di me. E naturalmente, poiché io non posso ricambiarlo, ora è diventato un nemico». 

Maria Callas nacque a New York da una povera famiglia di immigrati greci, nel 1923. Il suo vero nome era Anna Maria Cecilia Sofia Kalos. Tra le nuove rivelazioni della nuova biografia, ci sono anche dettagli sulla sua infanzia in Europa, quando tornò (nel 1937) con la madre e la sorella  Yakinthy in grecia. «Maria Callas - ha detto al Guardian l’autrice - provava risentimento verso la madre, che durante la guerra faceva la prostituta, e aveva cercato di vendere le sue grazie ai soldati nazisti». Quando Maria diventò famosa, la madre continuò a tormentarla. Una volta le scrisse: “Lo sai cosa fanno gli attori di umili origini appena diventano ricchi? Il primo mese spendono i loro primi soldi per comprare una casa ai loro genitori e deliziarli con ogni sorta di ricchezze. Tu cosa hai fatto, Maria?” Il padre non si comportò meglio, e le scrisse una lettera dicendo di essere in fin di vita in un ospedale per persone indigenti, per spillarle quattrini.

Callas, a sua volta, scriveva di essere “stufa dell’egoismo e dell’indifferenza dei suoi genitori”, e di maledire il fatto di averli come parenti. 

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La morte della Callas, avvenuta nel 1977 a 53 anni, è sempre stata controversa. Alcuni parlarono di suicidio, di eccesso di farmaci. Ma la nuova biografia offre nuovi dettagli sui suoi problemi di salute, e sulla dipendenza da droghe, nel corso degli anni Sessanta. In particolare, Spence ha trovato il referto del neurologo che l’aveva in cura poco prima della sua morte: «Callas soffriva di una patologia neuromuscolare i cui primi sintomi apparvero negli anni Cinquanta, ma che i dottori avevano sottovalutato. Questo spiegherebbe anche le sue perdite di voce, che accorciarono la sua carriera».

Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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