Sono oltre 500 i neologismi registrati nell'edizione 2022 del Nuovo Devoto-Oli, il vocabolario della lingua italiana pubblicato da Le Monnier, ideato nel 1967 da Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli e aggiornato annualmente.
E ancora neologismi dalla cultura e dai mass media (abilismo, antiscienza, Big Tech, bioispirato, catcalling, cultura della cancellazione, sindrome della capanna o sindrome del prigioniero, turismo di prossimità, commercio di prossimità, climatariano, ecoimpronta, paesi frugali, transizione ecologica), di gerghi e modi di dire (boomer, cuorare, ingarellarsi, inzigare) e delle nuove mode e tendenze (bioalbergo, dinner cancelling, namelaka, okra, pineseria, sacripantina). Almeno una decina le nuove parole nate sull'onda della pandemia da Covid, come ad esempio: «Covid area» (reparto di una struttura sanitaria destinato alla diagnosi e alla cura di pazienti affetti da Covid19); «Covid free» (luogo o ambiente in cui non sono presenti soggetti affetti da Covid-19, perché non raggiunto dal contagio o come risultato di apposite misure di prevenzione e controllo); «covidico» (affetto da Covid-19); «covidiota» (chi ignora le misure di sicurezza anti-Covid, mettendo a rischio sé stesso e gli altri); «covidoso» (avido, bramoso, cupido).
L'EVENTO TREVISO Un viaggio nella Divina Commedia seguendo la voce di Massimiliano
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