Jimmy Page contro Robbie Williams per un muretto da 2 milioni di sterline, la guerra rock tra vicini di casa a Londra

La lite, stavolta come non mai, ha i toni alti. Page contesta: teme che il cantiere possa danneggiare la sua villa costruita nell’800

Martedì 13 Dicembre 2022 di Chiara Bruschi
Jimmy contro Robbie, la guerra rock tra vicini di casa per un muretto di recinsione da 2 milioni di sterline

Robbie Williams contro Jimmy Page. Non stiamo però parlando del pop contro il rock, o confrontando il fenomeno boyband che attraverso i Take That ha dato la fama al primo negli anni Novanta, e la rivoluzione dei Led Zeppelin di cui è stato protagonista il secondo negli anni Settanta. A fare notizia è che tra i due, che sono vicini di casa, da sette anni non scorre buon sangue.

La lite, stavolta come non mai, ha i toni alti. 

LA CONTESA

Siamo nel quartiere di lusso di Kensington e Chelsea, a Londra. Il primo, Williams, vive in una magione da 17,5 milioni di sterline con 47 stanze, comprata nel 2013, e catalogata come edificio storico di II grado e non vede l’ora di rivoluzionarla. Il secondo, invece, abita nella proprietà adiacente, inserita a catasto come edificio storico di grado I, e vivendoci da cinquant’anni ne vuole preservare anche l’ultima briciola d’intonaco. L’ha comprata quando aveva appena 28 anni, soffiandola a David Bowie. Progettata tra il 1875 e il 1881 da William Burges, al suo interno ha stanze a tema, dedicate al tempo, all’amore e alla letteratura. Basti pensare che Page, proprio per non rovinare dipinti e affreschi, vi suona solo la chitarra acustica e ha un team di specialisti che si occupano di preservare le pareti dai danni del tempo.

L’ultima goccia che rischia di far traboccare il vaso è la richiesta recente di Williams di costruire una recinzione lungo la sua proprietà e che la separa dal vicino. Il cantante 48enne ha infatti già presentato richiesta all’ufficio competente del lussuoso quartiere di Kensington e Chelsea per sostituire un muretto con una staccionata in legno da due milioni di sterline. E il motivo sarebbe, secondo il The Sun che ha letto i documenti, la necessità di sopperire alla «mancanza di privacy» visto che il muretto attuale è considerato troppo basso. Il progetto – in cui i tecnici di Williams assicurano che la recinzione avrà un «impatto trascurabile sul valore patrimoniale della proprietà, aggiungendo un livello di privacy agli abitanti durante l’utilizzo del giardino» - sarà discusso entro il 19 gennaio. Un ulteriore motivo di tensione per i rapporti col vicino Jimmy Page, quindi, che potrebbe opporsi anche questa volta. 


 

LE PRIME TENSIONI

Già in passato aveva fatto di tutto per impedire al vicino di ristrutturare la sua villa: nel progetto che Williams aveva presentato nel 2015 era inclusa una piscina interrata, una palestra, uno studio di registrazione e un passaggio sotterraneo. Per cinque anni il chitarrista si era opposto con forza ai lavori: Page si era detto «preoccupato» che le vibrazioni dei mezzi pesanti impegnati nei lavori danneggiassero gli affreschi d’epoca che si trovano nella sua villa. Williams, per ottenere l’ok nel 2019, aveva dovuto quindi prevedere l’utilizzo utensili manuali che minimizzassero le vibrazioni, aumentando così di molto i costi del progetto. I lavori, che dovrebbero iniziare a breve, proseguiranno per 11 mesi. E mentre in quel periodo continuavano i botta e risposta “d’ufficio”, nel 2017 lo scontro era diventato pubblico.

Williams, intervistato da Radio DeeJay, si era fatto beffa di Page: «Jimmy è stato seduto per ore nella sua auto fuori da casa nostra. Stava registrando i lavori in corso per vedere che non facessero troppo rumore, è come una malattia mentale la sua». Parole per le quali si era poi dovuto scusare. Da non sottovalutare, poi, le scaramucce quotidiane: lo scorso anno l’ufficio del municipio di Kensington ha negato a Williams il permesso di potare una robinia che rubava luce al suo giardino ed era, secondo l’artista, «malsana dalle radici», ma lo hanno invece concesso a Page, appena un mese dopo, perché il suo lavoro era stato considerato invece «mantenimento di routine». Non da ultimo, Page, mentre metteva i bastoni tra le ruote a Williams sul progetto sotterraneo, si era fatto rifare il tetto di casa da un’impresa chiamata Millenium, proprio come uno degli album dell’ex Take That. Beffa, o semplice coincidenza? 

 


 

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