Il libro/ "World Wide We": come i social
media possono far aumentare i profitti

Venerdì 10 Settembre 2010
Mafe De Baggis e la copertina di World Wide We
MILANO (10 settembre) - Dal target alla community, da un indistinto obiettivo di campagne di massa - che stanno diventando sempre pi noiose e ripetitive - alla cura del singolo cliente, da cui attendere osservazioni e simpatia: è l'evoluzione della comunicazione delle aziende nell'epoca di internet, così come la intende Mafe de Baggis, consulente e blogger, fondatrice di "Daimon", società che segue non solo aziende ma anche attività editoriali e professionisti.



Lo stesso titolo, omettendo volutamente la B di web e trasformando il web in una comunità di "noi", indica quella che è l'idea guida di un corretto approccio agli strumenti del web sociale: in rete ci sono soggetti, non obiettivi (target), le aziende sono costrette prima o dopo a diventare sempre più trasparenti, ad ascoltare e non solo a imporre modelli. Da qui una guida alla presenza di un'azienda sui social media, che non riguarda tanto la colonizzazione di spazi come Facebook o Twitter, magari appaltandoli a consulenti esterni, ma partendo dai bisogni, magari nascosti ma reali, delle persone che abitano la Rete.



De Baggis ne è convinta: usare bene i social media può far aumentare i profitti delle aziende rendendo felici i clienti. Il marketing digitale non si improvvisa, comunque, ma richiede una riorganizzazione delle aziende, pensando a dotarle di una sensibilità per la community. Al di là dell'organizzazione (necessaria e che l'autrice descrive in maniera accurata) l'essenza del web sta proprio in questo: stringere relazioni interessanti e gratificanti con altre persone.
Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 14:28

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