Arrestata per contrabbando di cocaina, Michaella McCollum è conosciuta come la "narcos con lo chignon". Nella serie tv "High: confessioni di una trafficante di droga a Ibiza", prodotta dalla Bbc e trasmessa in mezzo mondo da Netflix (Italia compresa), racconta in prima persona come arrivò a trasportare nel suo bagaglio 11 chili di cocaina, del valore di 1,5 milioni di sterline, spacciandola per farina d'avena: perché tutti comprano il porridge come souvenir. Fu arrestata il 6 agosto del 2013, a soli 20 anni, all’aeroporto internazionale Jorge Chavez di Lima, in Perù, insieme a una coetanea, Melissa Reid.
Nella docuserie c’è anche un’interessante intervista rilasciata alla Bbc dall’avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali internazionali, in qualità di esperto di narcotraffico e autore di libri di diritto pubblico e costituzionale. Tirelli, tra le altre cose, ha raccontato l’importanza del "mulo", ossia colui che trasporta gli stupefacenti, per i cartelli colombiani: "Lo spacciatore, come Michaella, è un semplice numero in un giro d’affari enorme". Un giro d’affari che a Ibiza, nel periodo estivo (quello di massima affluenza) sfiora i 400mila euro al giorno. "Le persone che parlano molto velocemente, muoiono anche molto velocemente", è un passaggio delle dichiarazioni rese dall'avvocato Tirelli alla rete televisiva britannica e riprese in un articolo del "Financial Times".