Happy Days compie 40 anni
e diventa un musical

Mercoledì 15 Gennaio 2014 di Alessandra De Tommasi
Il cast di Happy Days

ROMA – La moto fuori dal drive in e i pugni sul juke box del fast food: cos Happy Days riviveva il fascino ingenuo degli anni 50, con il giubbotto di pelle e il ciuffo impomatato di Fonzie, mentre al cinema ritrovavano pieno splendore in Grease. Oggi, a 40 anni di distanza (la prima puntata andata in onda il 15 gennaio 1974) e dopo 11 stagioni, quel mito del sogno americano ancora vivo.

Per celebrare l’anniversario della serie il creatore Garry Marshall, poi dietro la macchina da presa di commedie come Pretty Woman, ha messo in scena in questi giorni a Londra il musical omonimo. Henry Winkler ha collaborato al progetto teatrale, in qualità di scrittore affermato: ha creato Hank Zipzer, protagonista di libri per bambini affetto – proprio come l’attore – da dislessia. Di Fonzie, il suo personaggio cult, ha detto: «È un ragazzo leale, dal cuore tenero, sicuro di sé, la persona che ognuno vorrebbe accanto a guardargli le spalle».

A Milwuakee (Wisconsin), dove la sitcom era ambientata, hanno dedicato una statua ad Arthur Fonzarelli, anche se all’epoca il ruolo da golden boy spettava a Richie Cunningham: gli ha dato il volto Ron Howard (oggi regista Premio Oscar) che già in American Graffiti un paio d’anni prima aveva riportato in auge i Fifties.

Il successo ha baciato anche i suoi genitori televisivi: Tom Bosley (papà Howard), scomparso nel 2010, è diventato lo sceriffo de La signora in giallo, Marion Ross (mamma Marion) ha recitato in vari telefilm. Non è stata così fortunata Erin Moran (la sorellina Joanie, “Sottiletta”), finita a vivere nella roulotte di un parcheggio, dopo lo spin-off Jenny e Chachi di sole 17 puntate e nonostante i 65 mila dollari ottenuti da Cbs per i diritti sul merchandising arretrati.

Lavorano a Hollywood i migliori amici del protagonista: Aanson Williams (Potsie) si è dedicato alla regia tv e Don Most (Ralph) al doppiaggio. Il ruolo più famoso l’ha ottenuto Pat Morita (primo proprietario di Arnold’s) come maestro Miyagi in Karate Kid, mentre Al Molinaro (il suo “erede” Alfred) ha aperto una catena di ristoranti. E il ricordo di quei “giorni felici” non è ancora sbiadito.

Ultimo aggiornamento: 09:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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