Giorgia Meloni, la madre Anna Paratore: «Così diventai Josie Bell, scrittrice di romanzi rosa»

Anna Paratore si racconta a "Dipiù"

Sabato 22 Ottobre 2022
Giorgia Meloni, la madre Anna Paratore: «Così diventai Josie Bell, scrittrice di romanzi rosa»

Ha fatto la fame per le figlie e non si vergogna a dirlo Anna Paratore, 70 anni, madre di Arianna, ma soprattutto madre di Giorgia Meloni, la donna destinata ad entrare nei libri di storia come la prima premier donna della nostra Repubblica. Ma la cosa curiosa è che per mandare avanti la famiglia, Anna Paratore è diventata Josie Bell, una firma esotica per una navigata scrittrice di romanzi rosa. 
E a rivelarlo è proprio lei, Anna Paratore, la mamma del premier designato, in un lunga intervista al settimanale Dipiù da oggi in edicola a firma di Gianni Ruggio. 


«Io sono ragioniera, diplomata con ottimi voti, studiavo sodo, ero brava.

Così, poco prima del di­ploma, perché meritevole, tro­ vai lavoro da segretaria nello studio di famiglia di quello che poi divenne il padre delle mie figlie... Quando tra me e lui finì, io mi ritrovai con due ragazzine e senza lavoro», racconta Anna Paratore. «Ero sola, ave­ vo due ragazzine da mandare a scuola e da crescere. E di sol­di ce n’erano davvero pochi. Eravamo tre ragazze da sole. Ricordo le docce gelate perché non c’erano i soldi per cambiare la vecchia caldaia; ricordo mesi al buio tap­ pate in casa, senza luce del so­le, perché non potevamo aprire le persiane di legno troppo vec­chie e pericolanti e non aveva­mo i soldi per cambiarle. Poi, un giorno, mentre rimettevo a posto casa, tra un colloquio di lavoro e l’altro, mi ritrovai tra le mani un regalo di un’amica: una mac­china da scrivere Olivetti Lette­ra 24. Bene, le ragazzine erano a scuola, la casa era pulita, il lavo­ro non c’era e così per ingannare il tempo iniziai a scrivere un ro­manzo rosa». 

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Perché proprio un romanzo sentimentale?
«Ho sempre letto di tutto. Ma i miei autori preferiti so­ no Tolkien, con Lo Hobbit e Il signore degli Anelli, Stephen King, di cui ho tutto, Anne Ri­ce e le saghe sui vampiri. Ma mia madre era una grandissima lettrice di romanzi rosa, ne ave­va casa piena, e io ero abitua­ta a divorarli, dal mio punto di vista era semplice scriverli». 

L'invenzione dello pseudonimo

Un inizio dettato dal bisogno, ma che fu subito premiato. Ricorda infatti ancora la signora Paratore: 
«Al primo tentativo, una nota casa editrice mi pagò due milioni e quattrocentomila lire per il manoscritto, che ave­vano intitolato "Una contessa a sorpresa". Poi, le dicevo, diven­tai Josie Bell, scrittrice ameri­cana e, alla metà degli anni Ot­tanta, iniziai la mia carriera. Arrivavo a scrivere anche due romanzi al mese... Scrivevo sempre, anche di notte, scrivevo, scrivevo... L’ispirazione e la motivazio­ ne le traevo dal bisogno. La fa­ me aguzza la fantasia». 


La carriera di Anna Paratore, alias Josie Bell, durò circa duecento romanzi, poi dopo dieci anni la casa editrice fallì e lei e le sue figlie si ritrovarono nuovamente in difficoltà. «Iniziai a fare la promoter nei supermercati. Vendevo di tutto: dal sapone ai televisori. Trovai un altro editore, ma quel lavoro era sempre incerto. Poi ho final­mente ho trovato un lavoro tran­quillo in ufficio, da ragioniera». Insomma, una madre coraggio che oggi gode del successo della sua Giorgia.  


«Ora faccio la nonna e vivo con Nando, il mio ama­to chihuahua, e Gigio, un altro cagnolino. Tifo per la Lazio e scrivo ancora, sa, ma di politica e di arte per un sito. Josie Bell è morta... Per il momento». Infine, alla domanda su come Josie Bell avrebbe “dipinto” di rosa la vittoria alle elezioni di sua fi­ glia Giorgia, la signora Paratore ha colpito duro: «Ho l’ispirazione: “Enrico sollevò gli occhi dal foglio e li fissò in quelli azzurri di Giorgia. Lei sorrise soltanto con l’angolo della bocca, lui le voltò le spalle e si avviò...”. En­rico è Letta, chiaramente».

 

Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 17:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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