Nessuno può mettere Gianni in un angolo. Non l'ha fermato il brutto incidente dello scorso marzo nella sua tenuta nella campagna bolognese, quando il 76enne cantante è caduto in un braciere mentre puliva il giardino, riportando importanti ustioni a mani, gambe e schiena. Figurarsi se l'eterno ragazzo della musica italiana si arrende di fronte a discografici apatici che - dice lui - non hanno mostrato interesse di fronte alle sue idee. Tutt'altro: «Quando li ho chiamati per dirgli che con Lorenzo avevamo questo pezzo mi hanno risposto: Ma ora escono tutti, che senso ha?. Ho insistito: Buttiamoci nella mischia anche noi'», racconta Morandi.
Morandi insieme a Jovanotti: «La canzone per ripartire? E' l'Allegria»
Il pezzo è L'allegria, scritto da Jovanotti e prodotto da Rick Rubin, guru della musica americana che negli Anni 90 rilanciò la star del country Johnny Cash.
IL CASO MADAME
Lo spirito del pezzo è freak e selvaggio e forse non è un caso che Morandi abbia voluto organizzare il lancio proprio nel parco che negli Anni 70 ospitava i raduni della controcultura: «Io lì non ero ammesso. Che qualcosa stesse cambiando d'altronde lo avevo capito già nel 71, quando al Cantagiro cantai prima dei Led Zeppelin: mi tirarono i pomodori. Non mi rendevo conto che quello che facevo non era più attuale». Gli Anni 70 per Morandi furono gli anni della crisi profonda: «La gente non mi chiedeva nemmeno le foto. Ho letto i tweet di Madame: se fai questo mestiere devi stare al gioco. È peggio quando non ti cercano più». Il cantante sarebbe riemerso negli Anni 80 con Uno su mille: «Se sei a terra non strisciare mai, se ti diranno sei finito non ci credere», cantava. Quei versi devono averlo aiutato anche a reagire alla freddezza dei discografici, troppo presi dai fenomeni della trap (compreso il figlio, Tredici Pietro, che però su Spotify ha meno ascoltatori del padre): «Mi aspettavo che avessero qualche progetto per me: niente. Ma se la gente viene ancora a sentirmi, perché devo rassegnarmi? Salmo ha detto che voleva mandare a casa tutto il vecchio pop? Ho sorriso».
IL TRIBUTO
Nell'88 il disco con Dalla. Dentro c'era anche Che cosa resterà di me, di Battiato: «Ero andato a trovarlo. Ci abbracciammo - si commuove Gianni - ho sofferto molto per la sua scomparsa. Se mi inviteranno al tributo del 21 settembre all'Arena di Verona ci andrò». Nel cassetto c'è un altro pezzo di Jovanotti: «È una ballata piuttosto bella». Intanto l'eterno ragazzo sbarca su TikTok, dove con balletti e divertenti clip ha conquistato già 100 mila follower. La pensione può attendere. Con buona pace dei discografici.