Fiorello, chi è Fabrizio Biggio dai Soliti Idioti a Viva Rai2: «Con Mandelli avevamo litigato, ci ha rimesso insieme Rosario»

Il comico fiorentino: "Avendo già vissuto la fama, non mi interessa più. L'ho già avuta quella soddisfazione, non ho più la smania"

Venerdì 23 Dicembre 2022 di Ilaria Ravarino
Fiorello, chi è Fabrizio Biggio dai Soliti Idioti a Viva Rai2: «Con Mandelli avevamo litigato, ci ha rimesso insieme Rosario»

A 48 anni il fiorentino Fabrizio Biggio è rinato con Fiorello. Professionalmente, quella accanto allo showman siciliano è la sua quarta vita: scenografo, fumettista, vj per Mtv, attore comico nei Soliti idioti con Francesco Mandelli.

Con lui due Sanremo, quattro serie tv, tre film. Nel 2015 la rottura, le accuse di volgarità, l'«incapacità di gestire il successo» come pietra tombale della coppia. Dal 5 dicembre ogni mattina alle 7.15 sul secondo canale Biggio è la spalla di Fiorello a Viva Rai2!, silenzioso e sornione. «È la mia seconda opportunità».

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Chi le ha presentato Fiorello?
«Nessuno. Ero passato a via Asiago mentre faceva
Viva RaiPlay. Dopo un po' fa: vieni, siediti qua, andiamo in onda. Ci siamo trovati nel cazzeggio: quest'estate, il giorno del mio compleanno, mi ha richiamato. E la cosa si è concretizzata a settembre. Il suo segreto è contornarsi di persone con cui si diverte».


Ma si può contrariare Fiorello?
«Sì, poi però finisce che ha ragione lui, perché sente cosa funziona e cosa no. Però ascolta tutti. Una buona battuta può arrivare da chiunque».


Al 16% di share avete stappato lo champagne?
«No. Abbiamo detto: bello, ottimo, stiamo facendo bene. Non abbiamo l'ossessione dell'Auditel: ce la viviamo come fossimo al bar, davvero».


Come si passa dai Soliti idioti a idolo dei bambini?
«Con I soliti idioti recitavo una maschera, qui sono me stesso. Non avrei mai immaginato di farmi conoscere da un pubblico nuovo, che mi tratta come se fossi di famiglia».


Disse che il successo dei Soliti Idioti vi sfuggì di mano. E ora?
«Avendo già vissuto la fama, non mi interessa più. L'ho già avuta quella soddisfazione, non ho più la smania. Prima dicevo: ho fatto una cosa buona nella mia vita, I soliti idioti. Adesso posso dire che ne ho fatte due».


E con Mandelli come va?
«Nessuna invidia. Ci ha rimessi insieme Fiorello. Ci eravamo appena ritrovati dopo esserci lasciati male, preparavamo una nuova serie de I soliti idioti. Rosario ci ha chiesto di fare qualcosa insieme e a quel punto abbiamo scelto. La tv sì, ma solo con lui».


Niente volgarità?
«Ora abbiamo un modo diverso di presentarci. Un modo più Rai, diciamo. Restiamo dissacranti, ma siamo entrati nel mondo della tv generalista e questo è quello che vogliamo. Proporremo altre cose a Fiorello. E poi ad aprile c'è il teatro. Là torneremo duri come dieci anni fa. A teatro si può dire tutto, non c'è nessuno che ti controlli. Ci dicono che quello che facevamo prima non si può più fare. Troveremo il modo».


A Sanremo nel 2012 quasi vi linciarono per una battuta sui gay.
«Sì, ma poi si smontò tutto. Il primo Sanremo con Morandi eravamo tranquilli, avevamo i nostri personaggi. Nel secondo, con Carlo Conti, presentammo una canzone (Vita di inferno, ndr). Avevamo la bocca secca. Marco Masini ci disse che per far tornare la salivazione dovevamo mettere un dito sul palato. Non era vero, ci prese per il culo».


Autocritica: poche donne nel programma?
«È una polemica che toccò anche a Propaganda Live. Assurdo, è un programma pieno di donne. Ma non si vedono perché sono nell'entourage».


Il 16 gennaio, alla ripresa del programma, che succederà?
«Sarà tutto diverso, perché Fiorello non si accontenta mai. Non ci riposeremo sugli allori, questo è certo. Non riposeremo.

Ultimo aggiornamento: 25 Dicembre, 08:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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