«Eravamo amici, più che amici. Ci dicevamo “siamo tre fratelli”. Ermanno e noi venivamo da formazioni culturali diverse eppure ci è sempre stato familiare il suo grande cinema tra documento e incantata religiosità. “L'albero degli Zoccoli” è una delle poche opere che regge il confronto con quelle del cinema italiano del dopoguerra, il nostro secondo rinascimento. È un capolavoro del cinema italiano e non solo italiano». Lo dice Paolo Taviani, fratello di Vittorio recentemente scomparso, in un ricordo di Olmi.
Ultimo aggiornamento: 12:51
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