"Gli alti, i bassi e tutto quello che c’è in mezzo". Si intitola così il documentario su Ed Sheeran - The Sum of it All", la docu-serie in quattro parti sulla vita del cantautore britannico che uscirà il 3 maggio su Disney+. Un racconto dedicato alla popstar in cui lui stesso svela le difficoltà affrontate sulla strada della celebrità, la fama e il successo, ma anche il dolore provato per la morte di un amico e l’angoscia quando alla moglie del cantante è stato diagnosticato un tumore in gravidanza.
Il documentario
Un mix di emozioni, per le il cantautore non è riuscito a trattenere le lacrime neanche sul palco.
La morte dell'amico
«Disney mi ha chiesto di per fare un documentario in quattro parti sulla realizzazione del mio prossimo album, Sobtract. Inizialmente il documentario era proprio questo, un lavoro sulla formazione di un album. Ma, mentre la mia vita subiva dei cambiamenti, l'oggetto dell'album è cambiato, così come il documentario. È diventato qualcosa di completamente diverso da quello che pensavo. Volevo fornire un contesto all'album perché tocca cose molto personali, che tutti noi sperimentiamo». Ed è diventato un racconto personale con il quale l’artista ha condiviso non solo il bello della musica e della sua vita da divo, ma anche i dolori, soprattutto quelli affrontati nell’ultimo periodo, come la morte dell’amico Jamal Edwards. Produttore musicale, è stato proprio lui il primo a credere nella musica di Ed Sheeran, il primo a dargli un’occasione. I due erano legati da un profonda amicizia. E nella docu-serie il cantante condivide il dolore per la scomparsa dell’amico, avvenuto lo scorso febbraio a causa di un arresto cardiaco causato da alcol e cocaina. Aveva solo 31 anni.
La dipendenza da alcol e droghe
Qualche tempo fa il cantante, parlando ad un convegno online sull’ansia e il benessere, aveva rivelato di aver abusato di alcol, cibo e droga in una certa fase della sua sensazionale carriera. Soprattutto durante l’estenuante tour per promuovere «X», a cavallo fra il 2014 e il 2015. «Tra un concerto e l’altro, rimanevo sveglio la notte sul pullman a bere. Poi crollavo, dormivo tutto il giorno, mi risvegliavo e salivo sul palco: per quattro mesi non ho visto la luce del sole. All’inizio sembra un parco giochi, poi le cose cambiano. È stato forse il punto più basso della mia vita, ho pure preso peso».
Sì, perché Sheeran ha ricordato anche il periodo in cui esagerava con il cibo: «Mi chiamavano “Teddy due-cene” perché facevo sempre una doppia ordinazione. Mangiavo quattro dessert, fino a vomitare», ha aggiunto, rivelando che mentre leggeva la biografia del suo mentore Elton John aveva trovato alcune analogie tra le loro vite: «Il cibo spazzatura, lo zucchero, la cocaina, l’alcol, sul momento ti fanno stare bene, ma sono la cosa peggiore».
Mia moglie mi ha salvato
Per sua fortuna, nel luglio 2015 è arrivata Cherry Seaborn (o meglio, «tornata», visto che era una sua compagna al liceo) e gli ha cambiato la vita: «Si allena molto, così ho iniziato a correre insieme a lei», ha dichiarato il cantautore, che negli ultimi tempi ha cominciato persino a dipingere.
Il tumore di Cherry
«Tutto nella mia vita è migliorato da quando è arrivata Cherry» dice il cantante in una clip nella quale viene mostrato il pancione della moglie che lo ha reso papà due volte. La coppia, infatti, ha due figli: Lyra, nata due anni fa, e Jupiter, arrivato 10 mesi fa. La seconda gravidanza non è stata semplice: a Cherry, infatti, è stato diagnosticato un tumore che avrebbe curato solo una volta portata a termine la gravidanza. Da qui mesi di «ansia, paura, depressione» rivela il cantante. Che, nella docu-serie, mostra tutta la sua fragilità. Nel trailer, infatti, scoppia in lacrime dopo aver saputo della morte dell’amico e, contemporaneamente, delle condizioni di salute della moglie. Non solo. Quando angoscia e paura prendono il sopravvento, non riesce a trattenere il pianto nemmeno sul palco. «Non l’ho mai visto piangere sul palco» rivela Cherry Seaborn nella clip. Aggiungendo: «Non ha avuto il tempo di elaborare i suoi pensieri ed essere in pace con essi».
La figlia
Dopo anni di tentativi, il cantante britannico e la moglie Cherry avevano pensato alla fecondazione in vitro. Poi un viaggio in Antartide e la nascita, nove mesi dopo, della piccola Lyra Antarctica: «Non ci speravamo più. È una benedizione»
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