Cristina D'Avena alla festa di FdI, Fiorello la difende: «Io ho cantato alla Festa dell'Unità, nessuno ha detto nulla»

La cantante è stata messa sotto accusa dai social perché canterà alla festa dei 10 anni di Fratelli D'Italia

Giovedì 15 Dicembre 2022
Fiorello difende Cristina D'Avena per la sua presenza alla festa di FdI: «Io ho cantato alla Festa dell'Unità, nessuno ha detto nulla»
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Fiorello scende in campo in difesa di Cristina D'Avena.

La cantante è stata messa sotto accusa dai social perché canterà alla festa dei 10 anni di Fratelli D'Italia. Perchè la «D'avena non può andare a cantare alla festa dei Fdi?», si è chiesto Fiorello durante la puntata mattutina di 'Viva Rai2'. Aggiungendo poi divertito: «Ai tempi del Karaoke, anche io sono stato invitato alla festa dell'Unità e ho fatto cantare tutti i comunisti e nessuno mi ha detto niente, abbiamo cantato 'Bella Ciao'», ha aggiunto Fiorello che subito dopo ha intonato con tutto il cast della la canzone simbolo della Resistenza.

Fiorello difende Cristina D'Avena

Fiorello ha dunque invitato tutti a non indignarsi per le scelte della D'avena e ha sottolineato: «Ognuno dev'essere libero di esprimersi dove e come vuole. Io ho cantato per i comunisti e lei per la Meloni». «Se la chiamava Letta?», ha chiesto Fabrizio Biggio a Fiorello. «Che festeggi con Letta? Non c'è niente da festeggiare», ha chiuso sorridendo lo showman, che nella puntata di oggi ha ospitato anche la prima uscita tv dei Santi Francesi, dopo la vittoria di XF2022.

Cristina D'Avena: «Canto ovunque io sia benvoluta»

«Ho letto nel pomeriggio di ieri, sul web, commenti e considerazioni feroci sulla mia partecipazione alla festa di questa sera, in Piazza del Popolo a Roma. Non credo serva spiegare come mi sia sentita; preferisco ricordare a chi mi ha giudicato, forse con un pò troppa fretta, chi sono. Da quarant'anni canto in tutti i posti dove sono ben voluta e accolta». Così Cristina D'Avena replica alle critiche e agli attacchi ricevuti sui social dopo l'annuncio della sua partecipazione alla festa per i dieci anni di Fratelli d'Italia, in programma questa sera a Roma. «Nelle piazze dei paesi, nei palazzetti delle città, nei teatri, in televisione, nelle feste LGBTQ+ e anche alle Feste dell'Unità. Nei Pride e al Vaticano - aggiunge -. E sempre e ovunque con tutto l'impegno e la gratitudine possibili. Perché le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e spensieratezza a chi è cresciuto con loro e a chi le canta assieme a me. Tutti, nessuno escluso. E questo non è qualunquismo, ma libertà». «Stasera, come tutte le altre, non porto ideologie, ma musica - sottolinea ancora la cantante -. Non mi schiero e non cambio pelle all'improvviso. Ho accolto un invito per cantare, non per militare sotto una bandiera. E se posso trasformare una polemica in qualcosa di più utile, vorrei fosse - questa - un'ottima occasione per dimostrare (se mai ce ne fosse ancora bisogno) che la musica unisce, include, conforta. Ho sostenuto, e sempre sosterrò, i diritti civili e l'amore universale che dovrebbe essere alla base della crescita di ogni essere umano. Canto Pollon, i Puffi, Memole, Occhi di Gatto, Mila e Shiro... Sono inni di leggerezza e di fantasia... e di nessuna altra natura o pretesa».

Ultimo aggiornamento: 14:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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