Prendi Colapesce e Dimartino, i due cantautori più ricercati e innovativi della musica italiana reduci da Sanremo dove, con il brano Splash, hanno vinto il Premio della critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Lucio Dalla.
VEROSIMILE
«Il nostro film è un incrocio tra Jodorowski e Ciccio & Franco», spiega con la consueta ironia Antonio Di Martino, in arte Dimartino, il più "mistico" dei due anche sullo schermo, «ed è nato dagli appunti confusi che prendevamo sul cellulare durante i nostri tour, a cui Astori ha dato una forma narrativa. È venuta fuori la storia di un'amicizia e di una rinascita». Aggiunge Colapesce, all'anagrafe Lorenzo Urciullo: «Siamo sempre stati appassionati della mitologia e delle antiche leggende della Sicilia, a volte risultano molto più interessanti della realtà». Dimartino: «La storia della nostra terra è basata più sul verosimile che sul vero». La coppia era già comparsa nella serie The Bad Guy, «ma sognavamo di fare cinema ancor prima di scrivere il nostro album d'esordio a quattro mani I mortali», spiegano i due cantautori che sono esplosi a Sanremo 2021 con il brano Musica Leggerissima, vincitore del Premio Lucio Dalla e diventato poi il tormentone dell'estate. Nel film, paradossalmente, vengono invece bocciati dal Festival e, su consiglio dell'eccentrica manager Stefania Rocca esperta di pesca virtuale al salmone, accettano l'incarico di un'ambigua setta, l'Antico Ordine Semenita, di raccogliere in un libro i luoghi magici e le leggende siciliane. Fino all'epilogo decisamente imprevedibile.
SPLASH
Ma tornando alla realtà, cosa rimane a Colapesce e Dimartino della loro seconda, felice partecipazione al Festival? «Siamo molto contenti che Splash stia andando bene mentre pensavamo che si sarebbe fermato alla terza serata», rispondono, «per non parlare dei due premi, che non ci aspettavamo. Adesso», ridono, «ci portiamo a casa i proventi Siae». Sempre nel film, i due protagonisti dicono «siamo troppo giovani per essere considerati vecchie glorie e troppo vecchi per far parte dei debuttanti». Quanto c'è di vero? «Abbiamo 40 anni, un'età strana per il pop. Non siamo né Madame né Iva Zanicchi... Ci sentiamo più adatti al reddito di cittadinanza. Esiste una dicotomia continua tra quello che vuoi fare e come lo vuoi fare e la preoccupazione di non perdere di vista quel che succede intorno a te. Una via di mezzo tra autotune e autosega».
SURREALE
A Sanremo, Colapesce e Dimartino hanno duettato con Carla Bruni sulle note di Azzurro: «È stata una bellissima esperienza, Carla ci ha sorpreso con la sua autoironia. A un certo punto ci siamo ritrovati in camerino con lei e con il marito, l'ex presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy. Una situazione surreale, quasi una barzelletta».