Anthony Delon, il rapporto con il padre Alain: «Era violento, ma l'ho perdonato». Il dolore per la madre morta: «Mi ha lasciato in collegio per 10 anni»

Un'autobiografia che in Francia è diventata un caso, Anthony racconta la sua vita fatta di abbandoni e dolore senza paura

Sabato 1 Ottobre 2022
Anthony Delon, il rapporto con il padre Alain: «Era violento, ma l'ho perdonato». Il dolore per la madre morta: «Mi ha lasciato in collegio per 10 anni»

Il secondo ospite del salotto di Verissimo è Anthony Delon. Dopo il suo libro, Dolce e crudele, che in Francia è diventato un caso è pronto a raccontare la sua vita a Silvia Toffanin. Figlio di un mostro sacro del cinema come Alain Delon la sua infanzia non è stata facile. «All'inizio è stato difficile, poi ci si abitua».

Ora lui è un attore di successo e nel campo lavorativo ha avuto le porte aperte. «È accaduto per caso, ma nel campo professionale affermarmi per me non è stato difficile»

Dolce e crudele in relatà è la traduzione italiana del libro ma in Francia si chiama Cane e Lupo. Ma chi è il Cane e il Lupo?

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Anthony Delon, la sua vita fatta di abbandoni

La sua vita ha sempre avuto il profumo del cinema, era appena bambino che i suoi genitori si separano e quellla rottura gli ha segnato la crescita. Sensibile come la mamma ma deciso come il papà e proprio per questo si sono sempre scontrati. Gli occhi blu sono gli stessi del padre, magnetici e profondi, ma il loro rapporto è stato sempre un equilibrio precario che forse ha trovato le sue risposte quando anche Anthony diventa papà. Ma sarà il dolore per la perdita della mamma Nathalie che toglie ogni barriera. E' grazie a quel dolore che ora Anthony e Alain si sono trovati. 

Il libro è stato scritto proprio quando ho saputo che mamma stava per morire, l'anno prima il papà aveva avuto un ictus. «Ho avuto bisogno a un certo punto di scolpire la mia vita e rendere omaggio a quelle che sono state le mie guide».

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Il rapporto con il padre

C'era una notizia che circolava in quel momento e cioè che Alain aveva detto al figlio che voleva mettere fine alla sua vita.  «Mio padre non mi ha chiesto di mettere fine alla sua vita. C’è stato un malinteso intorno a questa vicenda. Oggi lui sta bene, ha solo detto che se un giorno non ce la farà più vorrà ricorrere alla possibilità dell’eutanasia, per non soffrire». Caso editoriale in Francia con la sua autobiografia dal titolo Dolce Crudele, l’attore francese ha avuto la forza di mettere nero su bianco la sua vita e le sofferenze provate in famiglia.

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La violenza e le assenze

È stato un papà difficile da vivere con le sue assenze Alain. «Ci sono delle ferite nella vita che ci impediscono di diventare noi stessi». Un papà violento, che ora però Anthony ha perdonato. «Si è comportato in quel modo perché anche lui è stato abbandonato. Il dramma della sua vita è avvenuto quando ha deciso di andare in guerra a 17 anni e sua madre ha firmato perché si arruolasse, accettando anche il rischio che potesse morire. La sofferenza e la violenza che aveva dentro di lui vengono da quell’episodio».

Anthony Delon cerca di spiegare meglio tutto: «Quando si soffre così tanto interiormente può succedere di riproporre questo dolore nei confronti degli altri» ma proprio a Silvia Toffanin dice di averlo perdonato: «Per trovare il proprio equilibrio è fondamentale perdonare. Bisogna amare e cercare di capire per non ripetere gli stessi errori».

 

La sofferenza per la morte della mamma

Non poteva mancare un'intera parte del libro per la madre Nathalie, scomparsa all’inizio del 2021 dopo una terribile malattia. Una donna che ha avuto problemi di tossicodipendenza. «Era femminista, era un individuo libero, si reiventava continuamente e amava gli uomini, però aveva un carattere molto duro con un cuore grandissimo» Delon ha deciso di riprendere i suoi ultimi 37 giorni di vita per farne un documentario che uscirà prossimamente: «Lei era d’accordo perché voleva lasciare una testimonianza alle sue nipotine. Ma non ho fatto vedere molto la malattia, infatti il documentario si chiamerà Il Miglior modo per andarsene. Oggi molte persone anziane vengono lasciate sole, io invece ho voluto mostrare come la nostra famiglia e i suoi amici le sono stati vicini fino alla fine». Una vita complicata quella di Anthony che è stato cresciuto dalle tate e per 10 anni è stato in collegio. «Mamma faceva l'attrice non poteva crescermi, però si è rifatta con i nipoti, con loro è stata una grande nonna»

Ultimo aggiornamento: 18:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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