Aida con Netrebko in mondovisione per l'edizione “100” dell'Arena di Verona

Due nuove produzioni, Aida e Rigoletto, e sei allestimenti storici, tra cui tre di Zeffirelli, per l'edizione dei 100 anni del festival di Verona. Netrebko per l'inaugurazione in mondovisione, il debutto dell'orchestra della Scala con Chailly e il ritorno di Domingo dopo le polemiche

Venerdì 3 Febbraio 2023 di Simona Antonucci
Il Nabucco storico con la regia di De Bosio, in scena a Verona il 15 e il 28 liglio e il 3 e il 17 agosto

Due nuove produzioni, un’antologia degli allestimenti storici più amati dal pubblico e cento star della lirica per festeggiare un secolo di festival nell’anfiteatro più amato dai social. E per la prima serata, una nuova Aida, con la voce di Anna Netrebko in mondovisione. Debutta con una nuova regia del capolavoro di Verdi, affidata a Stefano Poda, l’edizione “100” dell’Arena di Verona: il primo allestimento contemporaneo che va ad affiancare lo spettacolo del 1913 in omaggio al centenario della nascita di Verdi, e quello sontuoso di Zeffirelli.

Nuova anche la produzione di Rigoletto (cast e regia da annunciare), grande assente dalla programmazione estiva da sei anni.

ZEFFIRELLI

E poi sei produzione storiche, Barbiere e Tosca che Hugo de Ana ideò 16 e 17 anni fa, la colossale Babilonia nel Nabucco per la regia di De Bosio (1991), e tre spettacoli di Zeffirelli: la sua ultima Traviata del 2019, cui prenderanno parte anche i danzatori Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko che proprio sul palco veronese l’anno scorso fecero la loro promessa di matrimonio, una Carmen remix (1995-2022) e Madama Butterfly (2004) con i costumi da Oscar di Emi Wada. “Quasi un museo vivente en plein air”, parole della Fondazione, “dell’estetica di un secolo”, un calendario studiato per superare i 350 mila spettatori che nella scorsa stagione hanno affollato il più grande palco d’opera all’aperto, il più cinematografico e il più gettonato su Instagram.

IL CAST

Il Festival d’opera veronese festeggia la sua centesima edizione (sono 110 gli anni dalla sua fondazione, ma guerre e pandemia hanno interrotto la numerazione) con un cast di 100 e più stelle. Tra i tanti ritorni (oltre a Netrebko che canterà anche Traviata, Kaufmann, Oropesa, Kurzak e Alagna, Grigolo, Salsi, Yoncheva, Pirozzi e il maestro Oren che dirige a Verona da 38 anni), anche notevoli debutti come Asmik Grigorian, Juan Diego Flórez, Nadine Sierra e «l’orchestra della Scala, diretta dal maestro Chailly, con un concerto verdiano, prima tappa (il 31 agosto) del tour europeo», annuncia il sovrintendente Cecilia Gasdia, durante la presentazione del ricco calendario, «un’emozione particolare, per me: quando cantavo qui nell’Ottanta, l’Arena era una versione estiva della Scala. I teatri chiudevano e i riflettori si accendevano qui: la Callas debuttò proprio a Verona. E avere Chailly con i suoi musicisti è un po’ un coronamento dei miei cinque anni di mandato».

 

Juan Diego Floréz

Otto titoli d’opera (tre in più dei cinque consueti), dal 16 giugno al 9 settembre, cantanti che si alternano nelle varie repliche, trasformando tutte le serate in “prime”, e una dose multipla di gala: oltre all’appuntamento con la Scala, il 19 luglio quello dedicato a Roberto Bolle; il 23 luglio la serata speciale per la prima volta di Juan Diego Floréz (che canterà anche in Rigoletto il 20 luglio), mentre Jonas Kaufmann sarà il protagonista dell’evento del 20 agosto. Immancabile Plàcido Domingo: nonostante le polemiche che accendono ogni sua esibizione (l’anno scorso oltre alle proteste del #MeToo, quelle delle maestranze) torna il 6 agosto per una notte in suo onore. «Delle accuse a suo carico non ne parliamo», commenta Stefano Trespidi, il vicedirettore artistico, «ci interessa il suo valore di interprete. E al momento il maestro è in perfetta forma». 

BLACKFACE

La stagione lirica prende il via il 16 giugno, in collegamento con le televisioni di decine di Paesi stranieri, con Aida: i riflettori sulla star Netrebko che lo scorso anno ha cantato con il trucco nero sul viso, scatenando accesi confronti sul tema del blackface. «Non so che cosa preveda la regia di Boda», spiega Gadia, «gli artisti si devono sentire liberi nelle loro scelte. E mi auguro che le polemiche non si ripetano». Gasdia, il cui mandato è scaduto a gennaio, è alla guida della Fondazione in regime di prorogatio per altri 45 giorni. Nel frattempo, il ministro della Cultura Sangiuliano, ha designato il proprio rappresentante all’interno del consiglio: Serena Cubico, professoressa dell’Università di Verona

Ultimo aggiornamento: 22:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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