Protesta dei sindaci aversani:
«Asfissiati dai roghi, protocolli inutili»

Venerdì 12 Novembre 2021 di Nicola Rosselli
Protesta dei sindaci aversani: «Asfissiati dai roghi, protocolli inutili»

Basta con i bla, bla, bla. Greta Thunberg fa proseliti tra i sindaci dell'Agro Aversano che hanno deciso di non sottoscrivere il protocollo per la terra dei fuochi proposto dall'incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella Regione Campania viceprefetto Romano «perché ritengono inutili accordi che non potranno mai essere attuati non avendo né strumenti né uomini».
All'incontro previsto ieri mattina a Napoli, Alfonso Golia (Aversa), Nicola Affinito (Carinaro), Renato Natale (Casal di Principe), Francesco Luongo (Casaluce), Marcello De Rosa (Casapesenna), Vincenzo Guida (Cesa), Lucio Santarpia (Frignano), Vincenzo Santagata (Gricignano di Aversa), Nicola Esposito (Lusciano), Vincenzo Gaudino (Orta di Atella), Gino Pellegrino (Parete), Vincenzo Caterino (San Cipriano di Aversa), Anacleto Colombiano (San Marcellino), Ernesto Di Mattia (Sant'Arpino), Salvatore Papa (Succivo), Tommaso Barbato (Teverola), Michele Apicella (Trentola Ducenta), Luigi Della Corte (Villa di Briano), Valerio Di Fraia (Villa Literno) hanno delegato i primi cittadini di Carinaro e Gricignano a consegnare un documento preparato in precedenza, rifiutandosi di sottoscrivere il protocollo già pronto.

I primi cittadini evidenziano che la sottoscrizione del documento non avrebbe cambiato nulla considerato che i sindaci non hanno strumenti per attuarlo. «In diverse sedi istituzionali ed in momenti diversi, - scrivono - sono state formulate al Ministero dell'Ambiente (oggi della Transizione ecologica) ed al Ministero dell'Interno delle proposte che, se accolte e messe in pratica, rappresenterebbero un punto di svolta all'azione di contrasto al fenomeno dei roghi tossici. Con questo nuovo protocollo si attribuiscono, per certi, versi nuovi compiti e responsabilità agli enti locali, privi di personale e privi di risorse».
«Qualcuno ha affermato il sindaco di Carinaro Affinito ci deve spiegare come sia possibile controllare un territorio di 350mila abitanti con appena 90 agenti di polizia municipale».

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«È arrivato il momento continuano - di porre in essere tutte quelle azioni necessarie a debellare il fenomeno, soprattutto sul fronte repressivo e dei controlli alle aziende che lavorano in nero ed i cui rifiuti sono dunque destinati ad un circuito illegale di smaltimento. L'esperienza delle azioni congiunte di II livello ci dice che il metodo è corretto ma evidentemente non risolutivo. In tale difficile contesto andrebbero potenziati i controlli preventivi per ridurre a monte il fenomeno». I sindaci sottolineano l'urgenza della necessità di «un efficiente sistema di videosorveglianza, che copra l'intero territorio interessato dal fenomeno in argomento, al fine di individuare tempestivamente gli sversamenti illeciti ed il connesso fenomeno dei roghi». Nel concreto Golia e soci evidenziano: «Solo grazie ad una azione congiunta ed attraverso la collaborazione delle istituzioni preposte potremo dare risposte concrete alle nostre comunità debellando definitivamente il fenomeno. Abbiamo chiesto risorse nazionali per assumere vigili urbani, al di fuori dei vincoli di bilancio. Abbiamo chiesto che l'esercito sia dotato di poteri di Polizia Giudiziaria o che si invii sul nostro territorio una task force di uomini delle forze dell'ordine, concentrati esclusivamente su questo fenomeno. Abbiamo chiesto che le assunzioni nuove di personale da farsi, dopo la fuga originata dalla quota 100, siano slegate dai parametri di bilancio. Una serie di richieste che, ad oggi, sono rimaste inascoltate. Per queste ragioni i sottoscritti sindaci, al momento, ritengono di non aderire al protocollo così come proposto».
 

Ultimo aggiornamento: 15:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA