Gianpaolo Bonzio
SUONI SPARSI di
Gianpaolo Bonzio

Wayne Shorter, addio all'ultimo tra i grandi compositori del jazz

Martedì 7 Marzo 2023
Wayne Shorter
È stato sicuramente l’ultimo dei grandi compositori del jazz. E per questo la scomparsa di Wayne Shorter, a 89 anni in un ospedale di Los Angeles, marca decisamente una linea di riflessione sull’essenza di questa musica. La sua stessa vicenda artistica passa in rassegna parecchie stagioni e stili della musica di matrice neroamericana, ma poi è il suo approccio che resterà nella storia, obbligando tutti i sassofonisti a fare i conti con la sua ricca eredità. 
Nato a Newark il 25 agosto 1933, dal 1959 al 1964 è entrato a far parte dei Jazz Messengers di Art Blakey, passando poi nel gruppo di Miles Davis. Da qui, nel 1971, con il tastierista austriaco Joe Zawinul ha dato vita a quella straordinaria esperienza musicale dei Weather Report che comprendeva anche Jaco Pastorius e Peter Erskine. È stata proprio questa band a rivoluzionare il linguaggio del jazz consacrando, anche con spunti funky, la svolta elettrica lanciata da Miles Davis. Shorter aveva poi creato un suo gruppo e negli ultimi tempi le sue riflessioni sul pianeta e sulla filosofia avevano anche dato vita ad un progetto “Emanon” che al suo impareggiabile lirismo al sax soprano affiancava i disegni di un racconto. Anni fa, in un incontro, ci aveva stupito la sua serenità e la profondità delle sue articolate risposte che partivano, invece, da semplici annotazioni sulla sua produzione resa celebre soprattutto da brani come “Footprints” a “Speak no evil”. Era sempre assorto nei suoi pensieri sulla musica e sulle sorti del mondo tanto che una volta Zawinul intervenne duramente contro chi gli aveva chiesto semplicemente l’ora, ribattendo che Wayne doveva essere lasciato in pace.
Quel suo suono inarrivabile intriso, come tutti i grandi, della lezione del passato, della voglia di scoprire sempre nuove tendenze e di aggiornare la lezione dei classici lo aveva poi fatto collaborare anche con artisti di diversa estrazione come Joni Mitchell, Carlos Santana, Milton Nascimento, gli Steely Dan e il nostro Pino Daniele.
«Wayne Shorter era il mio migliore amico - ha raccontato commosso in questi giorni il pianista Herbie Hancock che quest’estate a Juan les Pins gli aveva dedicato un sentito omaggio - aveva uno spirito rivolto verso la ricerca del futuro eterno. È riuscito a raggiungere l’apice dell’eccellenza come sassofonista, compositore e orchestratore». Ultimo aggiornamento: 12:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA