Gianpaolo Bonzio
SUONI SPARSI di
Gianpaolo Bonzio

Lo spirito libero di Crosby, tra splendide canzoni ed eccessi

Domenica 22 Gennaio 2023
David Crosby

Qualche anno fa, al PalaGeox sembrava che la vita di David Crosby avesse ripreso a girare. Ora, invece, la morte avvenuta a Los Angeles a 81 anni, ci riporta in un emisfero, il suo, caratterizzato da molti eccessi. Il mondo della musica è in lutto per la scomparsa del geniale cantante e chitarrista californiano, uno dei principali artefici del folk-rock americano. A Padova era arrivato con Graham Nash, il compagno di una vita, che con lui ha firmato accompagnamenti armonici di altissimo livello.

«La cosa più importante - ha detto un commosso Nash - è stata la gioia della musica che abbiamo creato insieme, il suono che abbiamo scoperto l’uno con l’altro. David era impavido nella vita e nella musica». Fattosi notare, inizialmente senza baffi però, negli anni Sessanta con i Byrds, Crosby aveva poi deliziato il mondo con il progetto, tra acustico ed elettrico, al fianco di altri big come lo stesso Nash, Stephen Stills e Neil Young. Un imperdibile capitolo di storia poi naufragato anche per i caratteri dei quattro protagonisti. Nella sua vicenda artistica un ruolo decisivo lo gioca anche quella West Coast che rappresentava l’avanguardia, mentre Laurel Canyon era la fucina di costanti innovazioni melodiche. È proprio Crosby ad esempio, ad insistere con Joni Mitchell affinchè la giovane canadese si impossessi anche di un suo stile chitarristico ed è in quel periodo che vengono prodotti dischi che ancora oggi restano dei punti di riferimento imprescindibili. Poi negli anni Ottanta, arriva il periodo buio con due arresti per possesso di armi e droga e perchè trovato ubriaco al volante senza dimenticare il trapianto di fegato. La ripartenza avviene negli anni Duemila quando Crosby prende posizione contro il capitalismo e per l’ambiente, partecipando alle proteste di “Occupy Wall Street”. 
Figlio di una famiglia molto in vista a Los Angeles (la madre Alph era una Van Cortland, discendente di un clan olandese arrivato nel nuovo mondo nel Seicento, il padre Floyd aveva vinto un Oscar nel 1931 come direttore della cinematografia di “Tabu” di F.W. Murnau) come tutti i grandi aveva sviluppato un fraseggio immediatamente riconoscibile.
Per capire meglio il suo talento e il costante riferimento a “Pace e amore”, che ha anche dato vita a celebri canzoni tipo “Almost cut my hair” e “Suite: Judy Blue Eyes”, bisogna tornare al suo capolavoro “If i could only remember my name”. Qui a sorpresa, a 30 anni, tra le varie gemme, con il canto a cappella di “Orleans”, aveva anche ridato vigore al celebre ritornello cinquecentesco. Per questo Crosby viene ora affiancato a personaggio del calibro di Bob Dylan, Paul Simon, Joni Mitchell e Leonard Cohen.

 

Ultimo aggiornamento: 17:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA