Gianluca Amadori
SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE di
Gianluca Amadori

Unione europea contro le querele bavaglio a difesa della libertà di informazione

Martedì 10 Maggio 2022

Finalmente un'iniziativa a difesa della libertà d'informazione. Mentre in Italia la norma a tutela della libertà d'informazione è ferma da anni in Parlamento in attesa di approvazione, arriva dall'Europa la prima iniziativa concreta contro le querele bavaglio che rendono sempre più difficile il lavoro giornalistico, soprattutto quello d'inchiesta.

Per limitare l'abuso di azioni legali contro giornalisti e difensori dei diritti civili, la Commissione europea ha emanato una direttiva in base alla quale i tribunali in futuro potranno, tra l'altro, imporre 'penalità dissuasive' a chi intraprende azioni legali manifestamente strumentali, infondate e mirate solo a tacitare chi, nell'ambito della sua attività professionale, denuncia abusi, casi di corruzioni e violazioni dei diritti umani.

Le vittime di Slapp (l'acronimo che indica il ricorso alle azioni legali per impedire la partecipazione alla vita pubblica, in inglese Strategic Litigation Against Public Participation) avranno il diritto di richiedere e ottenere una piena compensazione dei danni materiali e morali subiti. Inoltre, i Paesi Ue avranno il diritto di non riconoscere le sentenze emesse da Paesi terzi contro persone domiciliate nell'Ue e condannate in base a procedimenti ritenuti infondati. Prima di diventare operativa la direttiva dovrà essere approvata dal Consiglio e dal Parlamento europeo.

«Avevamo promesso di difendere meglio i giornalisti e i difensori dei diritti umani da chi cerca di imporre loro il silenzio e ora lo abbiamo fatto. In una democrazia ricchezza e potere non possono dare a nessuno il diritto di prevaricare la verità», ha spiegato Vera Jourova, vicepresidente della Commissione europea presentando il provvedimento, aggiungendo che le nuove norme costituiscono «passi importanti per salvaguardare i giornalisti e la società civile dalle crescenti minacce di pratiche vessatorie» destinate a imporre loro il silenzio. 
La vicepresidente della Commissione europea ha precisato che la direttiva, senza precedenti, è anche un «atto dovuto» in memoria di Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese uccisa a causa delle inchieste condotte sul fenomeno della corruzione nel suo Paese.

https://www.ossigeno.info/querele-bavaglio-la-nuova-direttiva-della-commissione-ue/
 

Ultimo aggiornamento: 14:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA