Gianluca Amadori
SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE di
Gianluca Amadori

Gratuito patrocinio in Tribunale, allo Stato costa quasi 200 milioni all'anno

Lunedì 6 Marzo 2023

Quasi duecento milioni di euro all'anno. E' quanto spende lo Stato italiano per garantire il gratuito patrocinio alle persone non abbienti.

La legge prevede la possibilità, per coloro i quali non raggiungano un reddito di 11.746,68 euro, di richiedere la nomina di un avvocato e la sua assistenza a spese della collettività, al fine di essere rappresentato in giudizio in Tribunale, sia per agire che per difendersi, nell'ambito dei processi penali, civili, amministrativi, contabili e tributari.

La norma costituisce una importante conquista, in quanto garantisce a tutti, anche a chi non ha le necessarie risorse economiche, di poter accedere al servizio giustizia con l'assistenza di un legale. E al tempo stesso assicura agli avvocati di poter ricevere un compenso per il lavoro svolto nei casi in cui le condizioni di povertà dei propri assistiti non lo renderebbe possibile.

Nel corso degli anni, però, i costi sono letteralmente esplosi: nel 1995 lo Stato spendeva 6,1 milioni di euro, cifra attualizzata al 2020, anno in cui la spesa è lievitata fino a quota 195,5 milioni.

Il numero delle persone interessate al beneficio, nel 1995, era di 16.585, salito a 203.933 nel 2019. Nel 2020 175.863. Sul totale, nel 1995 gli stranieri erano 3.335, aumentati fino a 46.535 nel 2019; 40.153 nel 2020.

La percentuale di ammissione delle richieste al beneficio è stata sempre piuttosto elevata: nel 2020 al beneficio del patrocinio penale è stato ammesso l’87,4% dei richiedenti, con un costo totale così suddiviso: Nord 25,5% - Centro 16,9% - Sud 27,9% - Isole 29,7%.

I controlli sono quasi inesistenti: in sostanza l'ammissione al beneficio è basata sulla domanda e ciò lascia ampi margini di manovra ai disonesti. In un Paese in cui l'evasione fiscale è particolarmente diffusa, sono numerose le persone che hanno consistenti redditi in nero e che gravano sulle casse dello Stato facendosi pagare anche l'avvocato. Ma sulla questione si discute ben poco. Le polemiche degli ultimi anni si sono concentrate unicamente sulle spese sostenute dallo Stato per le intercettazioni (costo 200 milioni di euro); nessuno si interroga su come limitare gli sprechi sul fronte del gratuito patrocinio. Gli avvocati non hanno alcun interesse ad intervenire sulla norma, in quanto l'attuale sistema garantisce loro entrate sicure (anche se la liquidazione delle parcelle avviene con tempi lunghi), in una fase di forte crisi della professione.

Ultimo aggiornamento: 08:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA