Gianluca Amadori
SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE di
Gianluca Amadori

 Ancora un regalo alle assicurazioni: i cittadini hanno sempre meno diritti

Sabato 25 Gennaio 2014
 È l’ennesimo regalo alle compagnia assicurative, ai danni del cittadino. Il tutto realizzato approfittando della generale distrazione dovuta alle vacanze di Natale. Sto parlando del decreto legislativo 145 del 2013, entrato in vigore lo scorso 23 dicembre. Finora ne hanno parlato in pochi, ma gli addetti ai lavori sono molto preuoccupati per i diritti dei cittadini, oltre che indignati per l’ennesima legge che il Parlamento vara su misura per far risparmiare milioni di euro alle assicurazioni, in barba al diritto delle persone di ottenere un risarcimento quando subiscono un incidente. Un esempio? Il Dl prevede l’obbligo di presentare la richiesta di risarcimento entro 90 giorni dal sinistro (un incidente stradale, ad esempio): in caso contrario si decade, ovvero si perde il diritto al risarcimento. Voi direte: 90 giorni sono un termine sufficiente. In linea teorica è così, ma può capitare (e capita spesso) che la richiesta venga fatta ad un soggetto che inizialmente si ritiene essere responsabile dell’incidente, salvo poi emergere che non è lui; oppure può capitare che vi sia un corresponsabile di cui si viene a conoscenza soltanto in un secondo momento. O più semplicemente entro i 90 giorni non è possibile allegare il certificato di chiusura della malattia: ebbene la possibilità di risarcimento è perduta per sempre, con grande felicità delle compagnie di assicurazione.
Il Dl prevede poi la decadenza al diritto alla prova se non si riesce ad identificare i testimoni in modo da poterli inserire nella denuncia di sinistro (cosa spesso impossibile per chi venga portato all'ospedale in ambulanza); obbliga gli automobilisti a rivolgersi ai riparatori indicati dalle assicurazioni: chi vuole tenere il carrozziere di fiducia dovrà pagare di tasca propria la differenza. Tutte le lesioni che possono essere identificate strumentalmente (rottura di un menisco ad esempio), non sono più considerate lesioni e non saranno risarcite. L’elenco potrebbe continuare a lungo e commento possibile è uno solo: un provvedimento vergognoso. Il cittadino viene ancora una volta "gabbato" dai suoi rappresentanti che, invece di fare gli interessi generali, tutelano quelli di una potente lobby economica. Alle assicurazioni tra l’altro, il nuovo decreto consegna, senza alcuna possibilità di controllo, la gestione di dati da "Grande fratello" introducendo la possibilità di installare una "scatola nera" per verificare la condotta di guida dell’automobilista e concedergli non meglio precisati sconti tariffari. Il tutto avviene nel totale silenzio, in mancanza di proteste o polemiche a difesa del cittadino e dei suoi diritti: evidentemente le assicurazioni sono troppo potenti. E ciò è ancora più preoccupante.
Ultimo aggiornamento: 16:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA