MONDO OVALE di

Un bene, bravissimo, perfetto ogni 72" e le Zebre perdono la partita, figurati se avessero vinto...

Domenica 28 Dicembre 2014
La Nazionale e le squadre italiane impegnate nelle coppe e nel Pro 12, purtroppo, non vincono di frequente. È frequente, invece, imbattersi in cronache televisive dove abbonando aggettivi qualificativi lusinghieri e superlativi riferiti alle nostre squadre. Possibile che prestazioni commentate così si concludano quasi sempre in una sconfitta? Non bisognerebbe svestirsi un po’ dell’abito del tifoso, essere più critici e meno buonisti, per il bene stesso del rugby italiano? L’indulgenza eccessiva non è lo strumento migliore per la crescita. E nemmeno per svolgere il compito di giornalista. Ho voluto fare un prova di quanto affermo, tenendo il conto di tutti gli aggettivi spesi per la squadra italiana nell’ultimo Dragons-Zebre di Pro 12. Scontro diretto per lasciare il penultimo posto in classifica perso dalla franchigia federale 25-11, con i gallesi che hanno chiuso la sfida per la vittoria con una doppia meta già al 50’. In 80’ di telecronaca ho contato per ben 66 volte le seguenti parole, riferite alle Zebre: grande, bravo, bravissimo, buona, ottimo, splendido, perfetto, bene, benissimo, bene così, molto bene. 66 volte in 80 minuti significa un aggettivo positivo in media ogni 72 secondi, al lordo del tempo effettivo. E le Zebre hanno perso, nettamente. Se avessero vinto a che media saremmo arrivati? La prossima farò la controprova, contando gli aggettivi negativi. E poi vediamo il confronto. (Ivan Malfatto) Ultimo aggiornamento: 21:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA