MONDO OVALE di

Parte la Champions Cup: Toulon per il tris, Benetton per diventare squadra

Venerdì 17 Ottobre 2014
Parte la Champions Cup e  Wayne Pivac, il tecnico neozelandese degli Scarlets, al suo esordio nella competizione, sorprende  con un elogio che sulle prima può sembrare esagerato, ma che qualche fondamento ce l’ha: “La Champions è più grande del Super Rugby. Il campionato delle franchigie dell’emisfero australe a volte assomiglia a un circo  con tante attrazioni – dice l’ex allenatore di Figi, North Harbour e Auckland  – ma nella Champions c’è più passione, ogni club  ha una storia, un seguito enorme di pubblico, più che in Nuova Zelanda”. FORMULA SPIETATA. Aggiungiamo che la formula è durissima, con gironi ancora più equilibrati da quest’anno con la riduzione delle partecipanti da 24 a 20.  Perdere più di una partita  con molto probabilità significa eliminazione.  Per avere qualche chance di arrivare in semifinale bisogna piazzarsi a ogni costo primi del girone in modo da giocare i quarti di finale (gara unica) in casa. La caccia ai bonus è spietata. Inoltre i club francesi ed inglesi in fatto di stelle non hanno nulla da invidiare a nessuno. TOULON PER IL TRIS. Grandi favoriti in campioni in carica del Toulon che si candidano a una tripletta mai riuscita a nessuno. Le avversarie più attrezzate sono le inglesi, NorthamptonSaracens. Il Leinster ha vissuto un avvio di stagione difficoltoso, come se l’addio di O’Driscoll  e Cullen, dopo quelli di Sexton e Nacewa la stagione prima, avesse lasciato un profondo smarrimento. Ma resta una squadra ricca  (da poco rinnovata una sponsorizzazione da 6 milioni  con la Banca d’Irlanda), con un organico molto importante,  e un palmares come pochi altri. Il suo girone non è proibitivo e dunque i dublinesi possono stare tranquillamente tra gli outsider, assieme al  Clermont, leadere del Top 14,  finalista due anni fa e sempre alla ricerca della consacrazione europea. Cn loro anche lo Stade Toulousain,  irriconoscibile in campionato ma  pieno di talenti e con una grande tradizione in Coppa. GIRONE IMPOSSIBILE. Le sorti dell’Italia saranno affidate al Benetton. Parlare di speranze, onestamente, sembra azzardato.  Con l’esodo estivo dei nazionali verso l’Inghilterra,  i veneti al momento sono l’anello debole in Europa e dovranno vedersela con il Northampton, leader della Premiership, il Racing Parigi (6° nel Top 14 ma con grandi ambizioni legittimate da spese faraoniche) e gli Ospreys primi nel Pro12.  Si comincia domenica all’ora di pranzo a Swansea. Sbagliatissimo aspettarsi sconti. Perché, visto il momento critico, tutti gli avversari saranno determinati a conquistare il punto di bonus offensivo. Sarebbe già tanto se, in vista di tempi migliori in Pro 12, i trevigiani diventassero  un po’ più squadra, trovassero un linguaggio comune in campo tra i troppi volti nuovi, e mostrassero un’attitudine al combattimento finora sbiadita. CHANCE ZEBRE . Miglior sorte è toccata alle Zebre in Challenge Cup, la coppa due.  Oltre al Gloucester (l’ex club di Bortolami) attualmente quinto nel campionato inglese, avranno l’Oyonnax e il Brive ultime e penultime del  Top 14. La FemiCz Rovigo affronterà invece Cardiff, Grenoble e London Irish, squadre di medio livello nei rispettivi campionati. Il guaio è che sono i rodigini a fare parte di un torneo (quello di Eccellenza)  di una categoria inferiore, nella sostanza anche due. (Toni Liviero) Ultimo aggiornamento: 01:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA