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 Coppa del Mondo 2023: una rivale in meno per l'Italia e un veneto nella task force

Sabato 4 Luglio 2015
Fuori uno. La corsa dell’Italia a ospitare la Coppa del Mondo di rugby 2023 perde un rivale. World Rugby ha comunicato che le candidature in corsa sono rimaste quattro, Irlanda, Sudafrica e Francia le altre. Gli Stati Uniti, avevano espresso l’interesse a proporre un’offerta e partecipato al primo incontro sul tema a Parigi, hanno deciso di non continuare nel processo. Hanno preferito concentrare i propri sforzi sul Mondiale seven, già assegnato loro nel 2018. Gli Stati Uniti erano l’avversario meno pericoloso, ma va bene che la rosa si sfoltisca. La rivale più accreditata pare sia l’Irlanda, ancor di più se riuscirà a conquistare per la prima volta le semifinali (ne ha le potenzialità) in ottobre in Inghilterra. Difficile che i padroni del rugby mondiale, per motivi economici, assegnino due edizioni consecutive fuori dall’Europa, perchè è qui che fanno il massimo del business. E il Mondiale 2019 si disputerà in Giappone. Per questo, e per i problemi di sicurezza del Paese, il Sudafrica appare meno favorito, nonostante la candidatura forte. La Francia, secondo quanto trapela dalla Fir, pare il Paese meno convinto dei quattro. Non sarebbe una cattiva idea arrivare, se sarà possibile, a una proposta comune con l’Italia che rinforzerebbe le chance. Ora bisogna lavorare sul progetto da presentare. Secondo quanto affermato dal presidente Alfredo Gavazzi coinvolgerà gli stadi di calcio delle principali città italiane e farà parte del trittico di candidature sostenuto dal Coni: Ryder Cup di Golf 2022, Mondiali di rugby 2023, Olimpiadi 2024. Della task force istituita allo scopo fa parte il consigliere federale padovano Andrea Rinaldo. L’assegnazione avverrà nel 2017. (Ivan Malfatto) Ultimo aggiornamento: 20:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA