In questi giorni, fino al 23 novembre, Milano parla il linguaggio ormai familiare di Cucinelli. Del re italiano del cachemire si è parlato anche recentemente in occasione del suo approccio immancabile nei confronti di chi a poca distanza dalla sua Solomeo ha subito il dramma del terremoto. Ormai l’imprenditore umbro è considerato un faro per suggerimenti e interrogativi da risolvere con quella sua filosofia atipica - all’inizio incompresa o sospettata di fraintendimenti - oggi considerata un binario da indicare, studiata nelle università come tipo di imprenditoria di nuovo corso affidata a concetti che fondono tecnica e rigore con umanità condita da un pizzico di misticismo. Curiosa ma vincente la teoria del “semplice” Cucinelli che continua la sua strada in salita, più vigorosa dopo la scelta fatta dall’imprenditore di affidare il timone della sua arca di Noè” alle due figlie, Camilla e la più giovane Carolina. “A sessant’anni compiuti – aveva dichiarato circa due anni fa annunciando la sua volontà di dare spazi più consistenti di management e di creatività alle figlie – non bisogna insistere nel ricoprire ruoli da manager ma trasferirsi in quelli di consigliere senior per garantire giovinezza, continuità, soprattutto contemporaneità. Se sei un bravo maestro e sai insegnare con garbo , con garbo il giovane che ti sta al fianco ti ascolterà”.
“Vi lascio tutto - è stato allora il verbo del No-boss – a condizione che vengano rispettate alcune regole: la protezione, la difesa dell’impresa e della Fondazione, la conservazione del borgo medievale di Solomeo ristrutturato e oggi sede dell’azienda e dei laboratori, soprattutto la continuazione di una filosofia ormai intestata al nome di Cucinelli, che lasci spazi sempre maggiori all’umanità e alla scienza umanistica che sostiene il Cucinelli-pensiero”.
A Milano in questi giorni il revival dell’ultima collezione uomo e donna proposto ai visitatori invitati nella show room di via Montello fa da contraltare ai lavori di atelier dove stanno prendendo forma le proposte che visiteremo a gennaio a Firenze per Pitti Uomo.
Giacche morbide, spesso stondate, revers piccoli, tasche applicate e punto vita segnato dalla larghezza contenuta. Sarà ancora questo il look di Cucinelli vincente? Negli stands dedicati alla moda femminile, le grucce reggono abiti liquidi, casacche fluenti, avvolgenti in delicatissimo caldo cachemire, il look riconoscibile della griffe più amata in queste stagioni difficili che esigono dalla moda comprensione, intelligenza, qualità, fiducia.
Ultimo aggiornamento: 20:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi