Non solo moda a Parigi in questi giorni: capitanata da un personaggio noto alla moda, Jo Squillo, voluta nei giorni della moda per ottenere una maggiore visibilità, nello spazio Trocadero, ai piedi della Tour Euiffel si è svolta – in concomitanza con l’iniziativa indetta dal Sindacato CGIL in diverse città italiane - la crociata contro la violenza sulle donne. Iniziata qualche anno fa a Milano, la manifestazione che ha come bandiera l’immagine del muro che a Milano è rivestito con bambole di ogni colore e di ogni tipo, continua a mietere consensi e adesioni sempre più numerose.
E la moda va…le sfilate continuano a proporsi nella Ville Lumière dove mancano solo poche ore alla fine della Fashion Week destinata alla primavera-estate 2018.
Giambattista Valli resta fedelissimo al binario del lusso estremo senza concessione alcuna a un look che non presenti lavorazioni preziose, materiali prestigiosi, accessori e dècors di altissima scuola.
Se Vivienne Westwood sfila le sue collezioni a Londra, il molto più giovane marito stilista, Andreas Kronthaler, sfila a Parigi conservando la stessa filosofia , le stesse finalità, lo stesso gusto per la provocazione: di tanto in tanto infatti compaiono disegnati, stampati o dipinti sui capi chiarissimi oggetti del desiderio e della seduzione, compresi organi da riproduzione eccetera eccetera eccetera. Presentare la moda per Westwood - una sorta di passeggiata lungo la storia del tailleur - è un modo anche per continuare la campagna in difesa dell’ambiente che da anni la vede schierata anche per la difesa di Venezia dalle grandi navi e dai barbari che la travolgono. Per la prossima stagione calda fiori e simboli afro si alternano come proposta estetica di grande forza stilistica.
Lusso sfrenato come sempre da Elie Saab, lo stilista libanese che detiene lo scettro del bon ton interpretando come fa da sempre la filosofia del primo Valentino Garavani , quando giovanissimo mandava in passerella il lusso senza economia, senza freni e sempre senza volgarità.
Torna il fantasma del bustino per una moda iperfemminile firmata da Thierry Mugler mentre Yamamoto si diverte ad applicare su schiene nude di abiti importanti micro-figurine adesive che possono formare insieme un corso di maleducazione sessuale.
Via etere è giunta a Parigi l’eco della bella collezione presentata a Milano da Hanita: la stilista del colore per la prossima primavera-estate la stilista ha scelto il tema del viaggio, elaborando una serie di momenti stilistici destinati a creare un effetto di moda integrata dettata da un senso della contemporaneità che si dipana senza contraddizioni su in tessuti lievi da “grande caldo”, organze, chiffon ma anche materiali tecnici innovativi . A tratti irriverente - ma con rispetto – Hanita arricchisce la collezione di ricami e di scintillii di paillettes, giocando su colori decisi, forti, fortissimi: tonnellate di arancione, turchese, fucsia , lime, rosa, rosso fuoco, giallo sole.
Ultimo aggiornamento: 01:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi