Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

Chiara Boni chiude la sfilata in mare

Lunedì 14 Settembre 2020 di Luciana Boccardi
Stiamo entrando nel vivo delle presentazioni di moda “nuova formula”, ovvero metà in screaming, guardate da casa, in poltrona e pantofole e metà dal vivo, seguite dal pubblico più coraggioso che ritiene di mettere un sigillo a troppa paura e riprende a frequentare gli eventi  in presenza fisica, pur adottando l’irrinunciabile mascherina, i distanziamenti di rito e quant’altro consenta di sentirsi abbastanza protetti.
Però questi coraggiosi, sia che si tatti di buyers che di giornalisti di settore non sono  moltissimi. Tra coloro che hanno  approfittato del clima ancora estivo che accompagna questo inizio di settembre  si è collocata proprio in questi giorni Chiara Boni raccogliendo un pubblico di fedelissimi a Forte dei Marmi dove ha proposto  le sue sempre attesissime petites robes  con una sfilata all’aperto, in spiaggia, con finale pied sur l’eau: modelle e stilista con i piedi in mare.   
Armani proporrà la sua sfilata 2021 a porte chiuse , solo in screaming, il 26 settembre prossimo, su La 7,  presentata da Lilli Gruber in prima serata. Alcune Maison partecipanti alla prossima Milano Moda Donna sfileranno in passerella, altre in digitale .
Grande attesa per l’apertura di MICAM che coraggiosamente occuperà gli spazi in Fiera a Rho dal 22 al 24 prossimo. Si tratta della più importante mostra di calzature del mondo e questa volta saranno di scena le proposte per il 2021. La prossima stagione segna molte preferenze per le scarpe basse (Testoni propone addirittura le super-flat, ballerine bassissime, come pure i Fratelli Rossetti).
Sulle scarpe abbiamo avuto note d’arte anche alla Mostra del Cinema di Venezia, dove è stato proiettato il docu-film su Salvatore Ferragamo, il calzolaio delle stelle.
Per il momento registriamo nel pianeta moda tanti interventi, tante parole, parole, parole.  Stilisti che diventano filosofi, poeti, modelle che scoprono opere di bene, propositi  - anche i più inimmaginabili per l’ardire finanziario che esigono - promesse, previsioni, punti di domanda.  “O si parla o si lavora” dice  -  o, meglio, diceva!  -  un vecchio detto popolare   e oggi nella moda si ascoltano i creativi trasformati in tanti guru d’occasione.
Sediamoci in riva al fiume aspettando di conoscere se il coraggio ha vinto o se la prudenza sia ancora il nume tutelare di questo coronavirus, tra i più brutti periodi della nostra vita,  e se alla fine la situazione economica che sta precipitando pericolosamente non diventi per certi aspetti anche più temibile del minuscolo nemico contro il quale per ora abbiamo solo armi improprie: le mascherine. .

  Ultimo aggiornamento: 28-09-2020 21:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA