La moda è tra i comparti produttivi che più hanno fornito soluzioni intelligenti per affrontare il tempo più difficile che la nostra generazione possa conoscere , il tempo di pandemia inficiato da timori per la salute, paura per la vita, certezze di mille difficoltà poste da una necessità che diventa dovere. I distanziamenti, le precauzioni, gli impedimenti che hanno vietato le manifestazioni come moda era solita proporre, le sfilate, gli show megagalattici, si sono trasformati in soluzioni possibili, a volte persino più gradite, quali le presentazioni in digitale o sotto forma di video, di documentari, addirittura di film. E’ nata una letteratura della moda Covid che un giorno varrà la pena di studiare per confermare il grado di genialità dei cervelli solitamente destinati a pensare alla bellezza tout court, alla seduzione, all’attrazione spettacolare.
Come se non bastasse la genialità e la volontà di farcela ad ogni costo, l’intero comparto della moda si è responsabilizzato da subito ed ora si presenta anche con soluzioni importanti e utilissime per far fronte all’operazione “vaccini” anti Covid 19 che, come sappiamo, è piena di intoppi, incomprensioni, improvvisazioni, intemperanze, e proposte salvifiche.
In più di una Maison è stato deciso di strutturare un’area interna destinata nelle proprie sedi alla vaccinazione dei propri dipendenti , e non solo. Cominciamo con Armani, per rispetto alfabetico, che ha dichiarato di mettere a disposizione della campagna vaccinaria l’Armani/teatro, lo spazio che solitamente ospita le sue mega-sfilate.
Aderendo alla proposta partita da Confindustria , Gucci apre suoi spazi ai vaccini ai suoi dipendenti degli uffici, delle fabbriche , agli addetti dei suoi oltre seimila negozi.
Tutte le sedi Prada (LVMH) in Italia sono adisposizione della campagna vaccini per i dipendenti , non esclusi quelli ospitati per i vari marchi: LoroPiana, Vuitton, Fendi, Thelios.
Spazii aziendali sono stati messi a disposizione degli oltre mille dipendenti anche da Ferragamo, a Firenze, compreso il quartiere Osmannoro. L’intero parco della bellezza, a Solomeo (Umbria), ristrutturato e riportato a bellezza originaria da Brunello Cucinelli, è a disposizione non solo dei dipendenti dell’azienda ma - in accordo con la regione Umbria - di tutti i cittadini . Per sedici unità operative sanitarie la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli ha garantito l’assetto retributivo per tutto il tempo necessario all’operazione vaccini.
La stessa cosa ha fatto in Veneto il Gruppo Benetton rispondendo a una precisa richiesta della Regione. A Valdagno, più di ottomila metri quadrati all’interno dello spazio dello storico opificio tessile sono stati dedicati da Marzotto alla campagna vaccini , aperti a cittadini .
OVS ha attivato il proprio medico e l’ambulatorio aziendale presso la sede di Mestre per la vaccinazione dei dipendenti in Veneto, confermando inoltre alla Regione la disponibilità ad allestire nel suo parcheggio una struttura specifica idonea alla somministrazione di vaccini anti Covid 19 ai familiari dei dipendenti ma anche ai cittadini in base alle disposizioni attuative approvate.
La moda si muove, ragiona, collabora alla ripresa di una vita normale: non è solo una dimensione di “ bellezza “ ma un settore vitale tra i più attivi del Paese.
Ultimo aggiornamento: 18:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA