MODI E MODA di
Luciana Boccardi
GREEN CARPET AWARDS IN
CHIUSURA DELLA FASHION WEEK
Giovedì 26 Settembre 2019
di Luciana Boccardi
E’ sempre confortante constatare la forza della bellezza: Sophia Loren, più vcina agli ottanta che ai novanta, la figura ancora femminile, l’incedere ben controllato che rivela appena qualche difficoltà mascherata dall’eleganza dell’abito lungo nero, con strascico, il sorriso coinvolgente, gli occhi ancora accesi, grandi, che trasmettono l’empatia che da sempre ha caratterizzato quella che Giorgio Armani ha definito “la più bella donna del mondo” , è ancora bella. E in quell’ ancora c’è in ognuno la riconoscenza per un messaggio di speranza : la bellezza invecchia ma non scompare. E una bellezza ancora viva, sia pure segnata dal tempo, ha raccolto l’esclamazione corale all’apparire dell’attrice sul palco della Scala per la terza edizione del “Green Carpet Fashion Awards 2019” organizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana - da un’idea di Livia Firth ed Eco Age, con l’apporto del Ministero per lo Sviluppo Economico, ICE, Hamish Bowles (Vogue America), il patrocinio del Comune di Milano - con finalità di supporto alla missione di eco-sostenibilità per la salvezza del pianeta. Sophia Loren, chiamata a premiare Valentino Garavani, è stata la sorpresa della serata “green” della moda, proposta in chiusura della settimana di pret-à-porter. Green, verde, sta per messaggio ecologico che oggi il mondo sembra aver recepito e che la Moda promette di rispettare (visto che il comparto dell’abbigliamento con le tecniche di lavorazione dei tessuti, tinture e quant’altro costituisce la seconda fonte di inquinamento del pianeta). La consegna dei riconoscimenti assegnati a personaggi ritenuti di credo ecologico (c’erano anche i gondolieri di Venezia meritevoli di aver indossato una maglietta in eco-lana Merino) - ha premiato Francois Henry Pinault , magnate della moda e dell’arte, come sostenitore di un indirizzo “green” da imporre alla sua produzione ; Stella McCartney , pioniere del messaggio ecologico, Pino Grasso , artigiano impegnato nel green, giovani stilisti ( Flavia La Rocca) , e Valentino Garavani , tra i grandi protagonisti dell’intero sistema moda Italia .
La Scala addobbata come nelle grandi prime, fuori in piazza, la riproduzione quasi al naturale della famosa “vigna di Leonardo”, e gli applausi di una Milano che si è riconosciuta teatro per uno spettacolo dedicato alla moda, piacevole (anche se un copia-incolla delle varie cerimonie premianti, dagli Oscar ai vari tappeti , finora solo rossi o blu ma da ora anche e soprattutto “verdi”, green). Bella serata , ovviamente costosa, sostenuta da fondi pubblici e privati, di richiamo mondano sempre utile per la diffusione di un messaggio, accompagnata dagli inevitabili pro e contro l’impegno finanziario che esige ma soprattutto per la scelta degli eco- premiati per impatto “green” forse da riscontrare meglio. Armani - che meriterebbe un premio solo per il fatto di esistere e resistere nella moda - come esempio “ecologico”, al di là dei buoni propositi manifestati, per ora è sullo stesso piano di altri grandi stilisti: consideriamolo un premio per il suo impegno futuro. Non è detto che una serata di spettacolo (e la moda, come quasi tutto l’assetto del nostro quotidiano, diventa sempre più spettacolo), sia forzatamente una vetrina di riconoscimenti affidati a meritevoli per dichiarati “buoni propositi green”! “Green Carpet Fashion Awards” è una bella pagina che dovrà essere meglio studiata e proposta: gli applausi nel prestigioso Teatro alla Scala sono stati un momento esaltante per i presenti; il messaggio per l’eco-sostenibilità affidato all’ evento è oggi un impegno nella moda e in tutto il mondo in generale . Resta solo da stabilire se la scelta finalizzata ai “premi”, condizionata ovviamente da una inevitabile difficile selezione , sia utile al sistema italiano della moda o resti un costosissimo, simpatico momento di gloria per pochi.
Ultimo aggiornamento: 28-09-2019 01:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA